CERIGNOLA - «Mi ha dato una sportellata con la sua auto non appena sceso dalla mia. Avevo ancora con me lo zaino, il faldone delle cause e la toga. Sono caduto sull'asfalto e mia ha colpito con una serie impressionante di calci e pugni soprattutto sul volto. Non sono riuscito a reagire. Una volta in piedi mi ha colpito violentemente sulla fronte. Poi è fuggito una volta che i colleghi in studio, allertati dalle mie urla, sono scesi in strada e hanno tentato di bloccarlo, così come altre persone presenti in quei minuti». A raccontare quanto accadutogli è l’avvocato Michele Pierno, vittima due sere fa di una violenta aggressione nei pressi del suo studio a Cerignola, nel Foggiano, da parte di un cliente individuato dai carabinieri e la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.
Il legale attualmente è ricoverato con 45 giorni di prognosi nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo in attesa di essere sottoposto ad un intervento chirurgico per una frattura scomposta allo zigomo. Stando a quanto ricostruito dallo stesso legale, l’aggressore aveva deciso di rivolgersi ad un altro avvocato per cui pretendeva che l'avvocato Pierno consegnasse la documentazione relativa alle cause fino a quel momento seguite al nuovo collega. «Ho spiegato telefonicamente al cliente - afferma Pierno - che ero ancora a Foggia e che avrei provveduto a trasmettere gli atti il giorno seguente (ieri, venerdì 7 marzo, ndr). Ha iniziato ad inveire verbalmente contro di me e una volta rientrato a Cerignola è scattata l’aggressione appena sceso dall’auto». «L'autorità giudiziaria - conclude l’avvocato Pierno che ha ricevuto la solidarietà dei colleghi - sta facendo il suo corso e spero che venga assicurato alle patrie galere»