Puntuale da 14 anni, ci ricorda che il piacere della lettura va provato subito, da bambini, con favole, cantastorie, racconti, laboratori, libri parlati e musicati; e la tecnologia, in questo, ha reso particolarmente incantevole e vivace un momento a cui tutti dovremmo dedicare maggiore attenzione, in ogni fase ed età della vita. Protagonista indiscusso degli eventi in città, felice intuizione di una Biblioteca che nel nome porta il destino, malgrado una chiusura protratta che non ne ha affatto smorzato gli entusiasmi – quella “Magna Capitana” di Foggia orgoglio di un tempo che fu e che è – il Buck Festival, di concerto con la Fondazione Monti Uniti di Foggia e il Comune di Foggia, vivacizzerà per una settimana il mondo della cultura formato ragazzi. È una letteratura mirata, con tanti nomi di spicco, alcuni dei quali hanno legato il loro volto a un pezzo di Foggia, come il padrino della passata edizione, il torinese Massimiliano Tappari, ‘camminatore’ e poeta, che ha scattato suggestive istantanee nella nostra città: quest’anno sarà la volta di Simone Rea, che narrerà attraverso immagini e con una performance dal vivo.
Ottobre, insomma, brilla sotto questa stella con tanto di focus sull’editoria per ragazzi, sui nuovi medium di comunicazione e sulla rivisitazione di radio e teatro. Un mondo, quest’ultimo, tutto da scoprire, e che si spera possa fare da contrappeso al dilagante virtuale che impoverisce idee e linguaggi tra i più giovani. Si è soliti lamentare l’adagio che in Italia si legge poco e figuriamoci questo ‘poco’ cosa diventa per i giovanissimi; ci si lamenta di una città critica e complessa, ma si dovrebbero tenere ben presenti questi appuntamenti fissi che stimolano crescite e idee, affidati a mani sapienti e tenaci che continuano a crederci malgrado tutto, testimonianze di una cultura concreta e capace di incidere realmente, non autoreferenziale ma, al contrario, pervasiva.
Dire lettura per ragazzi, infatti, significa dire tout court lettura per adulti, in una catena virtuosa che dovrebbe servire a rompere cliché di scarsa lettura e ad aumentare il grado di cultura e di vivacità intellettiva. La magia sta tutta qui: quando ci imbattiamo in una bella storia, paradossalmente, dobbiamo chiudere il libro. Farci abitare da un’immagine o da un’idea. Trattenerla nella nostra mente a lungo, e colorarla con la porpora dei nostri desideri. La mente, la lettura e i libri sono quei luoghi immortali in cui tutto è possibile, lecito e sensazionale.