FOGGIA - L’aeroporto di Foggia (tra qualche tempo forse non più “Gino Lisa”) a settembre sarà un cantiere aperto per i lavori della nuova aerostazione. I tempi non sono ancora sicuri in quanto c’è in ballo l’installazione di una centrale fotovoltaica da 50 megawatt, già autorizzata da Enac, che Aeroporti di Puglia vorrebbe realizzare prima. «Stiamo valutando la tempistica in base alle autorizzazioni, dall’immissione dell’energia prodotta in rete alla possibilità che sia lo scalo di Foggia a poterla utilizzare per intero: sarebbe il primo aeroporto d’Italia ad autoalimentarsi», ha detto in Confindustria Antonio Vasile.
Il presidente di Adp è intervenuto a una tavola rotonda promossa dagli industriali allo scopo di sviluppare sinergie con le aziende del territorio e interesse intorno ai voli della Lumiwings. La compagnia registra numeri «incoraggianti»: «I dati passeggeri sono migliori delle previsioni (2397 tra arrivi e partenze a marzo '23, il miglior dato della serie e ultimo disponibile: ndr), volare da Foggia per una compagnia come la nostra è meglio che farlo da Bari o da Brindisi», ha detto visibilmente soddisfatto Dimitris Kremiotis amministratore unico della compagnia. Dagli imprenditori molta curiosità e qualche suggerimento: dalla possibilità di incrementare i voli da Milano per i manager dal Regno Unito (l’ad di Princes, Gianmarco Laviola), all’incremento di iniziative promozionali dei prodotti locali già utilizzato «con grande soddisfazione», hanno sottolineato gli imprenditori, dai vini dell’azienda di Bruno Pitta alle ostie piene del Forno Taronna che domani ne replicherà la distribuzione ai passeggeri sul Torino-Foggia delle 9.40. «L’aeroporto deve svolgere una funzione centrale per la vita delle aziende foggiane - ha detto il presidente di Confindustria Foggia, Eliseo Zanasi - ora avvieremo contatti anche per acquistare spazi pubblicitari dei nostri marchi all’interno dello scalo».
Affrontato anche il tasto dolente dei servizi intorno allo scalo, inesistenti: «Il Comune si sta muovendo - ha assicurato Sergio Venturino, vero influencer dello scalo con la sua Mondo Gino Lisa nonché moderatore dell’incontro - arriveranno bus extraurbani e saranno potenziate le linee urbane, ma c’è bisogno di nuove ditte di autonoleggio e di Ncc». Il Comune «istituirà una navetta diretta fra aeroporto e stazione», così il commissario Giangrande, pronto un contributo di 35mila euro dalla Regione (più altri 27mila del Comune).
«Vogliamo fare di Foggia l’aeroporto della Fede - ancora Vasile - con i voli per Mostar-Medjugorie (dal 3 giugno: ndr) si potrà cominciare a programmare», piano supportato dalla Regione come precisato dal vicepresidente Raffaele Piemontese intervenuto in coda al dibattito a causa di impegni pregressi. La Regione (e il Comune) potrebbero anche riprendere il dossier per l’interramento di un tratto della tangenziale al fine di un ulteriore allungamento della pista dal lato Sud fino a 2400 metri come suggerito da Pasquale Cataneo, tecnico dei trasporti e sindacalista. Aperta anche una verifica sul nome dell’aeroporto, Regione e Adp ci stanno pensando: «Sarebbe ora di cambiarlo - ha rivelato Vasile alla Gazzetta forse con un concorso di idee». Già una volta non se ne fece niente, ma l'obiettivo resta: e se fosse «San Pio»?