FOGGIA - Alle nove di sera del 30 maggio scorso, sulla SP5, al chilometro 15, a poche curve di distanza dal centro abitato di Pietramontecorvino (Fg), si è verificato un tragico investimento pedonale. Una macchina, una Volkswagen Golf, condotta a folle velocità ha investito - ammazzandolo sul colpo - un 57enne di origini rumene, da decenni residente in Italia, mentre si
trovava sul margine della strada, in prossimità del cancello che immette nel vialetto di un'abitazione privata.
Gli abitanti delle case limitrofe, dopo aver udito il fragore, si sono subito precipitati sulla strada scorgendo con raccapriccio e paura che si era verificato un violento sinistro.
Hanno notato provenire dalla vettura, totalmente distrutta, che aveva arrestato la marcia circa un centinaio di metri più avanti, una persona in evidente stato confusionale, con diverse ferite al capo ed al volto.
Immediatamente sono stati allertati i carabinieri: la vettura andava velocità scriteriata, non commisurata al limite imposto in quel tratto di 50 km/h, le condizioni di visibilità non erano buone (era buio e la strada è sprovvista di impianto di illuminazione pubblica, e l'uomo è morto immediatamente, con il corpo che è stato fatto letteralmente deflagrare.
Il conducente della Golf, un 25enne di origine macedoni anch’egli residente a Pietramontecorvino, al momento dell’impatto viaggiava ad una velocità di 130-140 km/h (quasi il triplo di quella consentita su quel tratto stradale).
La folle velocità è stata sicuramente la principale causa dell’investimento dell’uomo. Dopo il violentissimo impatto, il veicolo ha proseguito la marcia uscendo dalla sede stradale e collidendo contro diversi alberi, per poi essere nuovamente sbalzato sulla carreggiata.
T. D., queste le iniziali del macedone, risultato negativo sia al test tossicologico che a quello alcolemico, è stato tratto in arresto per omicidio stradale aggravato e condotto nel carcere di Bari.
Il Tribunale Ordinario di Foggia, dopo aver convalidato l’arresto operato dai carabinieri, l'ha rimesso in libertà non ritenendo sussistenti particolari esigenze di natura cautelare.