Manfredonia - «Stavo passeggiando sul lungomare di Manfredonia, avevo il cellulare in mano ed improvvisamente, dall’alto, mi è arrivata una bottiglia di birra e poi ho sentito una serie di insulti omofobi. La bottiglia mi ha sfiorato il naso». E’ il racconto di Fabio Trimigno, di 43 anni, musicista di Manfredonia (Foggia) che lo scorso 18 maggio è stato il bersaglio del lancio di quattro bottiglie e di insulti omofobi. Il giovane fortunatamente è rimasto illeso.
«Dopo la prima bottiglia ho chiamato la polizia - racconta Fabio Trimigno - poi dall’alto ne è arrivata una seconda. Allora ho richiamato la volante per sollecitare i soccorsi. A quel punto mi sono arrivate altre due bottiglie».
Trimigno il giorno seguente si è presentato con il suo legale al commissariato di polizia per sporgere denuncia.
«Ora gli agenti stanno visionando le immagini delle telecamere di sicurezza per cercare di identificare gli autori - aggiunge -. Ho notato un gruppo di ragazzini ma tra cappellini e mascherine non sono riuscito a capire chi fossero. Inoltre l’aggressione era proprio indirizzata a me perché mi hanno chiamato per nome».
Fabio e il marito Roberto giù dieci anni fa avevano subito un’aggressione fisica.