Foggia - Il prof. Aurelio Portincasa, direttore della scuola di specializzazione di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica dell’Università degli Studi di Foggia, è il nuovo presidente dell’Ebopras (European Board of Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery) di Bruxelles, incarico internazionale che il cattedradico pugliese ricoprirà per il periodo 2021-2022. Il board europeo di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica è considerato una sorta di Parlamento europeo dei medici specialisti, per il livello di rappresentatività delle varie scuole di specializzazione europee e delle società nazionali che in esso vi confluiscono. È peraltro la prima volta che un ruolo così prestigioso viene ricoperto da un italiano. Lo abbiamo intervistato.
Prof. Portincasa, una finestra sul mondo che accresce il livello di capacità e competenza raggiunto dalla chirurgia plastica italiana e in particolar modo da un policlinico del Sud.
«Sia per quanto riguarda la preparazione che le tecniche chirurgiche, attualmente non abbiamo nulla da invidiare ai colleghi stranieri. Esiste una realtà chirurgica e professionale ormai consolidata a Foggia, con punte di eccellenza ed alta specializzazione, che ci allineano ai primi posti delle classifiche internazionali, sia dal punto assistenziale che della ricerca scientifica, nell’ambito della chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica».
Lei già da alcuni anni opera nella sfera europea con una molteplicità di incarichi.
«Sono attualmente segretario generale del board europeo di chirurgia della mano, delegato nazionale per l’Unione Europea dei medici specialisti già da alcuni anni. Sono stato inoltre delegato europeo per la Federazione europea delle Società di chirurgia della mano e vice presidente del board europeo di Chirurgia plastica».
L’Ebopras a livello europeo di cosa si occupa nello specifico?
«Un mucchio di cose. Il board europeo stabilisce elevati standard europei per i programmi di formazione degli specialisti, promuove l’armonizzazione e l’eccellenza fra i vari Paesi dell’Unione, accredita inoltre i reparti di chirurgia plastica con elevati standard, che ne facciano richiesta, con il rilascio di un diploma a livello europeo».
Tra i ruoli fondamentali ci sono anche compiti di certificazione.
«Certamente, tra questi il titolo di eccellenza: il board europeo certifica l’elevata qualifica e l’eccellenza internazionale dello specialista, che può così avvalersi del titolo di “Fellow of the Ebopras”. Il board istituisce programmi di scambio per gli specializzandi fra i centri riconosciuti e mantiene elevati standard educativi supervisionando ed attribuendo crediti formativi europei a corsi, congressi ed eventi scientifici nazionali ed internazionali, tenuti anche on-line, per la formazione specialistica continuativa dei chirurghi plastici a livello internazionale».
In questi anni la Cattedra di Chirurgia plastica del policlinico di Foggia ha acquisito nuove competenze. Quali?
«Siamo indicati ormai come punto di riferimento su variegate discipline, ne cito alcune: chirurgia ricostruttiva della mammella, nell’ambito della Breast Unit; la chirurgia ricostruttiva ed oncologica della mano; la chirurgia ricostruttiva dopo demolizione per tumori maligni; la chirurgia post bariatrica. Vorrei infine ricordare che la cattedra di Chirurgia plastica e ricostruttiva è sede di formazione dei laureandi in Medicina e Chirurgia e della Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica».