LUCERA - I finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, nell’ambito di autonoma attività di polizia economico-finanziaria, hanno avviato specifici controlli sulla regolarità delle erogazioni dei cosiddetti “buoni spesa” a beneficio dei nuclei familiari in condizioni di reale e grave disagio economico a causa dell’emergenza epidemiologica da virus “Covid-19”.
Si tratta di un contributo varato dal Governo quale misura emergenziale per sostenere le famiglie più esposte agli effetti economici determinati dalla pandemia e venire incontro alle esigenze di prima necessità per generi alimentari, farmaci e parafarmaci.
L’attività ispettiva ha permesso di accertare che 10 nuclei famigliari, a fronte di dichiarazioni mendaci in ordine alla situazione reddituale complessiva della famiglia, avevano percepito indebitamente il contributo assistenziale. In particolare è emerso che alcuni percepivano redditi di lavoro dipendente, altri erano percettori di pensione o di altre entrate o forme di sostegno economico pubblico (reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione, cassa integrazione, ecc.) non dichiarate in sede di autocertificazione, incompatibili con l’erogazione del contributo in argomento.
Agli stessi è stata contestata l’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato per cui - in base al valore dei contributi accertato - è prevista una sanzione amministrativa da 5.164 euro a 25.822 euro, comminata dal Prefetto. Le irregolarità riscontrate sono state inoltre segnalate al Comune di Lucera per il recupero delle somme indebitamente percepite.