L'ALLARME

Foggia, Covid-19, la strage continua: 4 morti

Francesco Trotta

I decessi sono ora 69 mentre con i 41 positivi di ieri i contagi toccano quota 615

A che punto è la notte? Sul Gargano e Tavoliere rischia di avverarsi quanto profetizzato – «venne l’alba, ma non il giorno» - da Jack Kerouac nel libro “Sulla strada” (titolo originale On the road, romanzo autobiografico scritto nel 1951). Anche ieri bollettino da numeri drammatici e impietosi: 41 nuovi contagiati (domenica erano 18) e 6 decessi. Se si innalza il numero dei tamponi, si innalza anche quello dei positivi. Non si scappa.

Passando ai dati complessivi, ieri lunedì 6 aprile in Puglia su 1.979 test (domenica delle Palme erano stati 1.103) per l’infezione da Covid-19 sono risultati positivi in 127; 41 dei quali nella Provincia di Foggia. Tredici i decessi, 4 dei quali in Capitanata (domenica erano 5). Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 22.059 test per un totale di 2.444 casi positivi. Di questi, 605 nella Provincia di Foggia, tra le più colpite e preceduta solo da quella di Bari (807). Sono 134 i pazienti guariti. Sia il “plateau” (in gergo è l’altopiano con numero stabile di nuovi contagi quotidiani, preludio alla successiva discesa) che la Fase 2 – ovvero quella di convivenza con il virus e graduale riapertura delle attività- con questi numeri, su Gargano e Tavoliere, appaiono obiettivamente di là da venire.

Ieri, tanto per cambiare, è scoppiato un nuovo focolaio a Torremaggiore dove, al pari del “Girasole” di Bovino (una trentina di contagiati) e del “San Raffaele” di Troia (una ventina) dei giorni scorsi, stavolta a finire nel ciclone del Covid-19 è stato il “Sacro Cuore” dove sarebbero una ventina i pazienti contagiati, cui da aggiungere 6 operatori sanitari. Le Rsa (residenze socio sanitarie) si confermano purtroppo polveriere pronte a esplodere, terreno fertile per questo killer invisibile delle vie respiratorie che azzanna i polmoni, togliendo il respiro.

L’altra novità arriva da Vico del Gargano: due contagiati. Trattasi però di contagio d’importazione perché preso altrove – due vichesi ricoverati all’ospedale “Casa sollievo della sofferenza” di San Giovanni Rotondo - come ha appurato il sindaco Michele Sementino, il quale però ha assicurato i suoi concittadini in allarme circa la messa in quarantena dei relativi familiari. «Ma nessun focolaio» è stata la precisazione di Sementino.

In merito alla protesta dei sindaci per la mancanza di dati di contagiati e decessi da parte dell’Asl Foggia, Prefettura e Regione Puglia, si allarga la platea dei primi cittadini incavolati, ma soprattutto si ingrossa il fronte degli esponenti parlamentari pronti a sposarne la causa. Come Massimo Casanova l’europarlamentare della Lega: «I sindaci devono sapere, in gioco vi è la salute dei cittadini» è intervenuto. Per quanto riguarda invece la mappa del contagio si allarga la zona rossa con oltre 51 casi: oltre a Foggia e San Giovanni Rotondo hanno fatto il loro ingresso anche San Severo e Torremaggiore. Sempre zona amaranto (da 21 a 50 casi) invece per San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, Manfredonia, Cerignola, Lucera e Bovino.

Privacy Policy Cookie Policy