All’alba i Carabinieri di Manfredonia hanno dato esecuzione a un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Foggia nei confronti di sei persone del posto, accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Una persona è finita in carcere, 4 ai domiciliari e una è stata sottoposta all'obbligo di dimora nel comune di Manfredonia.
L'operazione è nata in seguito all'arresto, il 30 gennaio scorso, di un 20enne di Manfredonia, Giuseppe Pio Silvestri, colto in flagrante poiché aveva in casa quasi mezzo chilo di cocaina, tre pistole a salve calibro 9 modificate, armi clandestine, una bombacarta con miccia innescata, pugnali, coltelli e altro materiale. I carabinieri hanno intuito che data la giovane età non avrebbe potuto gestire tutta l'attività da solo. Quindi sono emersi i collegamenti con Alexander Thomas Pacillo, 34 anni, i coniugi Michele Falcone e Teresa Vessio, Christian Contestabile, 26 anni, e Francesco Giandolfi. Pacillo è stato riconosciuto come 'dominus' di tutta la filiera ed è finito in carcere.
Una sesta persona è stata sottoposta all'obbligo di dimora perché risultata 'indipendente': trattava solo la compravendita di piccole partite di cocaina dai 5 ai 10 grammi. Pacillo pagava il deposito della droga a Silvestri con 800 euro mensili. Dopo l'arresto di Silvestri, il 'dominus' ha trovato un altro insospettabile ragazzo, Contestabile, meccanico di Manfredonia, che si è offerto per tenere la droga in custodia. Alcune dosi venivano nascoste all'interno dei contenitori degli ovetti di cioccolata.