FOGGIA - Un 83enne di Poggio Imperiale, nel Foggiano, si è visto riconoscere dopo 5 anni circa 30mila euro di arretrati sulla pensione di reversibilità alla quale ha diritto. Lo rende noto il sindacato pensionati Spi-Cgil, raccontando la vicenda: quando morì sua moglie, nel 2014, si rivolse all’Inps per chiedere se avesse diritto alla reversibilità. Gli fu riconosciuta solo in parte. Lo scorso 26 luglio, a bordo del pullman dei diritti di nome "Nello», gli esperti in materia pensionistica dello Spi e del patronato Inca Cgil lo hanno incontrato a Poggio Imperiale: appresa la vicenda, sono riusciti ad avere un’interlocuzione approfondita con l’Inps e, finalmente, a quell'anziano signore sono stati riconosciuti circa 30mila euro di arretrati sulla reversibilità.
«E' un risultato importantissimo» - ha dichiarato Franco Persiano, segretario provinciale Spi-Cgil di Foggia - La Capitanata, soprattutto nelle zone interne, vive situazioni di grande disagio e isolamento. Sta aumentando il numero degli anziani soli. Il lavoro che stanno facendo gli operatori di 'Nellò è encomiabile».

Il caso di un pensionato foggiano che è vedovo dal 2014
Giovedì 14 Novembre 2019, 15:17