Il commento
Elezioni, Lopalco: «Sapevo che mia vittoria era impossibile»
L'epidemiologo sconfitto nell’uninominale del Senato in Salento
LECCE - «Il momento delle elezioni politiche è l’espressione più alta della democrazia di un Paese. E grazie alla democrazia abbiamo regole del gioco che liberamente abbiamo scelto di accettare. Sono fiero di aver accettato una sfida difficilissima in un collegio uninominale pur sapendo che, sulla base dei sondaggi di opinione, la vittoria sarebbe stata impossibile». Lo dichiara l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, candidato con il centrosinistra nel collegio uninominale del Senato in Salento. Lopalco è stato superato dal leghista Roberto Marti. «Perché al gioco della politica - prosegue - bisogna partecipare non per vincere, ma per testimoniare e far valere il proprio bagaglio di valori. Sia ben chiaro: la vittoria non fa schifo a nessuno. Ma sono convinto che in questo caso la mancata vittoria non sia da ascrivere ad una sconfitta dei valori che abbiamo testimoniato, quanto ad una serie di errori strategici nel campo delle alleanze e delle coalizioni. Non credo che oggi l'Italia si sia svegliata «di destra».
Semplicemente, sulla base delle regole del gioco di queste elezioni, si troverà ad essere governata dalla destra che si è presentata sul campo unita contro un fronte di centrosinistra come al solito diviso e litigioso. Nel mio piccolo sono fiero del lavoro fatto. Della fatica di questa campagna elettorale breve ed entusiasmante. Della squadra che mi ha accompagnato e sostenuto, in primis le compagne ed i compagni di Articolo Uno». «Il mio più grosso cruccio - conclude - è la consapevolezza che la sinistra del nostro Paese non riesca più a parlare a chi non ha lavoro, a chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese, a chi è costretto a chiudere la propria attività».