Si è innamorato di Celenza Valfortore, piccolo Comune del Foggiano di circa 1.300 abitanti, fin dalla sua prima vacanza nel lontano 1997, tanto da decidere di trasferirsi a vivere all’età di 79 anni. Paolo Vandi, ha 80 anni, nato e vissuto a Riccione: lo scorso 2 gennaio si è trasferito nel piccolo comune sui Monti Dauni, a quasi 500 metri di altezza, dove «ho trovato un calore immenso da parte della popolazione residente, soprattutto dei bambini che per primi mi salutano in strada appena li incontro».
La sua storia affonda le radici negli anni '90. Disegnatore presso uno studio da geometra d’inverno, d’estate impegnato presso una catena alberghiera del posto, nel lontano 1997 trascorre la sua prima vacanza nel comune pugliese. «Nel 1997 - racconta - una mia collega mi propone di trascorrere una vacanza di alcuni giorni a Celenza Valfortore. Accetto di recarmi con lei in visita in questo piccolo comune e ne rimango folgorato. La sua calma, la sua quiete, la gente calorosa mi hanno colpito fin da subito, tanto che tutte le estati che sono seguite le ho trascorse a Celenza, fino alla decisione maturata lo scorso anno di trasferirmi a viverci».
Nel corso degli anni, Paolo, vedovo da quasi 30 anni e con un figlio residente in Emilia Romagna, ha conosciuto l’attuale compagna (originaria di Celenza, ma residente anche lei a Riccione) e insieme hanno maturato la decisione di stabilirsi nel comune dei Monti Dauni. «Il contatto con la natura, l’aria, la bellezza di poter passeggiare tra la gente con naturalezza, l'umanità, la calma, sono le componenti che maggiormente hanno influenzato il mio passo. E devo dire che qui si vive benissimo e suggerisco soprattutto ai miei coetanei, in pensione da anni, di fare lo stesso».
Proprio ieri il sindaco di Celenza Valfortore, Massimo Venditti, ha lanciato la proposta, inviata ad alcuni parlamentari, di detassare le pensioni per attirare non solo anziani, come Paolo, ma anche stranieri. «E' una buona proposta - dice Paolo -. Qui si vive davvero bene. Bisognerebbe fare uno sforzo maggiore per creare maggiori possibilità di lavoro per le fasce più giovani della popolazione».