«Ciarderie»

Un politico rimane un essere umano

Gianni Ciardo

Perché un politico non può divertirsi? Perché non può prendersi delle libertà?

Buongiorno. Tanti anni fa c’era l’onorevole Fanfani che insegnava Diritto all’Università, anche perché se insegnava seduto non lo vedeva nessuno. Fanfani era anche un uomo, come lo è Brunetta, che pure lui ha il «diritto» di essere all’altezza. Sono degli esseri umani tranquilli, come la signora Sanna Marin, primo ministro della Finlandia, la quale insegna che la politica e la vita privata sono due cose diverse.

Perché un politico non può divertirsi?

Perché non può prendersi delle libertà?

Oddio, alcuni per prendersi la libertà non si fanno nessuno scrupolo.

È inutile dare loro consigli nel comportamento. Ai politici non puoi dire, mantieniti a bere, non andare dietro ai dolci, non sentititevi di fottere, non fate i dipiù, non fate arrivare i quadri in mezzo alla piazza.

Il divertimento è un elisir per vivere meglio. La tristezza è per le vittime degli stessi politici.

Per alcuni la vita è amara quando i piedi sono dolci.

Capito l’antifona?

Il politico si può permettere pure di mettersi un dito nel naso e se qualcuno lo rimprovera lui dice: «ma il dito è mio!». D’altro canto, metterlo altrove ad altri è anche suo diritto. Ecco cos’è il diritto.

Oggi il linguaggio è comunque cambiato.

Il diritto dell’uomo è diventato «diritta» per la donna. Ed è giusto così. Perché chiamare direttore, avvocato, ministro una donna? E’ direttora, avvocata, ministra! No?!

L’uomo politico o la donna politica hanno il diritto di ballare, di cantare, ed anche di amare.

Amare vuol dire condividere. Anche una donna politica, quando ama, ama fino in fondo.

Mi viene in mente la storiella di quelle due galline, che si amavano alla follia, l’amore era così forte, tanto che un giorno, una delle due galline si ammalò e l’altra gallina, per il troppo amore, si suicidò per farsi a brodo da dar da bere alla gallina malata.

Io sfido qualsiasi politico che si faccia a brodo per un altro.

Per un politico un anno viene ed un anno se ne va. Il totale è sempre lo stesso.

La Finlandia ha il primo ministro, la Marin, che balla; Bari ha un sindaco, Decaro, che canta. Che c’è di male?

Anche mio nipote ha un dente che balla e un cognato che canta.

Che facciamo? Li nominiamo assessori?

Un politico rimane un essere umano, libero di vivere la sua vita e se viene arrestato, anche in carcere fa di tutto per evadere, facendo discorsi evasivi.

Alcuni politici si preoccupano di finire sulla «Gazzetta del Mezzogiorno» per la privacy e allora vanno in televisione.

Tranquilli, la notizia dura un giorno. Il buongiorno si vede dal mattino, dal mattino fino a mezzanotte. A mezzanotte è un altro giorno e poi punto e a capo. Comunque, sui giornali o in televisione è informazione; la cultura è un’altra cosa.

Alcuni dicono che con la cultura non si mangia e con la politica?

Per questo, al diavolo il resto; ormai stiamo ballando e continuiamo a ballare. Questa sera tutti al «mangiaebevi» alle ore 21.00. E’ preferibile tatuaggio, orecchino, i pad, e botulino in quantità.

Delibera assicurata con ricchi premi e cotillon.

Ingresso libero, ma soprattutto libera uscita.

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