LECCE - Un ritratto vivo dell'opera del Genio di «Nostra Signora dei Turchi» nel nuovo libro di Jean-Paul Manganaro. Prima presentazione pubblica del libro «Oratorio Carmelo Bene», edito da Il Saggiatore, in programma domani (9 marzo) nel Museo Castromediano (viale Gallipoli, 30), con inizio alle ore 18.
Nelle pagine del volume, l'autore compone un ritratto dal vivo di Bene, a vent'anni dalla scomparsa. Un libro che è romanzo, autobiografia, saggio letterario e tutte queste cose insieme.
Il Maestro (Campi Salentina, 1 settembre 1937 – Roma, 16 marzo 2002) ha attraversato un’intera epoca e ha segnato, come pochi altri, le arti performative in Italia. L’opera è quella che meglio può inglobare la sua arte visionaria e profetica al tempo stesso. Perché è arte e scrittura dalle infinite possibilità, lingua vivissima e materiale, eccesso e sfrontatezza. Un libro che ricrea tra le sue pagine lo choc di uno spettacolo di Carmelo Bene, trascinando il lettore verso «sensazioni impercepibili», un «nulla pieno» che colma, fa traboccare e che infine è «un tutto che non ammette discorso».
Manganaro, profondo conoscitore e amico personale di Carmelo Bene, è docente emerito di Letteratura italiana contemporanea all’Université de Lille 3. Per Seuil ha pubblicato «Le Baroque et l’Ingénieur. Essai sur l’écriture de Carlo Emilio Gadda» (1994) e «Italo Calvino. Romancier et conteur» (2000). Ha tradotto in italiano opere di Artaud e Deleuze e, in francese, romanzi e saggi di Gadda, Tomasi di Lampedusa, Calvino, Testori, Mari, Del Giudice, oltre alle opere di Carmelo Bene. Con il Saggiatore ha pubblicato «Federico Fellini» (2014).
L’incontro è organizzato da Ama, Accademia Mediterranea dell’Attore e Centro Studi Phoné in collaborazione con il Polo biblio-museale e Museo Castromediano. Oltre all'autore interverranno Piergiorgio Giacchè, docente Università di Perugia, Simone Giorgino del Centro Studi Phonè, Stefano Cristante, docente di Unisalento. Alcuni brani saranno letti dagli attori di Ama, Lorenzo Paladini e Benedetta Pati.
«Oratorio Carmelo Bene è un lavoro straordinario - spiega Franco Ungaro, direttore di Ama - sorprendente e unico di scavo, di indagine e ricerca e di reinvenzione del linguaggio critico dentro e tra le opere di Carmelo Bene. Le opere teatrali con all’apice le "de-scritture" shakespeariane dei tanti Amleto o del trittico Riccardo III, Otello e Macbeth dove troviamo "un grande, grandissimo, nuovo Carmelo Bene"; quelle cinematografiche, Hermitage, Nostra Signora dei Turchi, Capricci, Salomè, Don Giovanni, II barocco leccese, Un Amleto di meno e le tante versioni radiofoniche e teatrali del Pinocchio».
Ingresso gratuito, accesso consentito con super green pass e mascherina ffp2. Per informazioni: www.accademiaama.it. Prenotazioni: tel. 0832 373572