serie a

Lecce, lavori in corso: Marco Giampaolo ora sceglie

Antonio Calò

Da oggi, per cinque giorni, Marco Giampaolo dovrebbe poter lavorare con la rosa al completo per preparare la sfida esterna con il Venezia

LECCE - Da oggi, per cinque giorni, al netto dei calciatori indisponibili per infortunio, Marco Giampaolo dovrebbe poter lavorare con la rosa al completo per preparare la sfida esterna con il Venezia, nella quale il trainer di Bellinzona esordirà sulla panchina del Lecce. Con il rientro dei giocatori che sono stati impegnati con le rispettive nazionali, il trainer di Bellinzona avrà modo di conoscere direttamente tutti i propri uomini. Sulla scorta delle indicazioni che otterrà, stabilirà quale formazione gettare nella mischia nella sfida con i lagunari che, stante la situazione di classifica delle due compagini (quella di casa è ultima alla pari con il Monza, a quota 8, e quella ospite penultima, con una lunghezza in più), si preannuncia delicatissima per entrambe le contendenti.

In occasione della sua presentazione Giampaolo ha rimarcato come oramai si difenda con un sistema di gioco e si attacchi con un altro. Il modulo di riferimento, comunque, dovrebbe essere il 4-3-3, con il 4-2-3-1 in alternativa. Il neo trainer del Lecce ha infatti sottolineato come la rosa sia stata costruita in quest’ottica. Nella sua carriera, l’ex Milan ha puntato quasi sempre sulla difesa a quattro. Sotto questo profilo, quindi, non dovrebbero esserci novità, anche se Giampaolo potrebbe prevedere che la retroguardia agisca più «alta» rispetto a quanto voluto dal suo predecessore Luca Gotti negli ultimi tempi.

Gli uomini dovrebbero essere i medesimi sui quali ha insistito il tecnico veneto. Davanti al portiere Wladimiro Falcone, agiranno, da destra a sinistra, Frederic Guilbert, Kialonda Gaspar, Federico Baschirotto e Antonino Gallo. I dubbi sono legati alle scelte che saranno effettuate da metà campo in su. Ylber Ramadani e Lassana Koulibaly si candidano a continuare ad avere un ruolo di primo piano. Hamza Rafia proverà a meritare anche la fiducia di Giampaolo dopo averla ottenuta da Gotti. Mohamed Kaba scalpita per tornare stabilmente a dare il proprio contributo dopo essere stato out per mesi a causa del grave infortunio subito nel marzo scorso. Il tutto in attesa che recuperino e tornino al top Medon Berisha e Balthazar Pierret.

Gli altri interrogativi riguardano Remi Oudin e Filip Marchwinski. Il francese può fungere da interno di centrocampo o da ala ed è lecito chiedersi come lo «vedrà» il nuovo allenatore. Il polacco, che è stato il colpo più costoso del mercato estivo, ha disputato solo pochi minuti, in quanto Gotti non lo riteneva ancora pronto. Ebbene, dovrà cercare di convincere Giampaolo che merita spazio.

Sulle fasce, con il trainer di Adria sulla tolda di comando, in vetta alle gerarchie figuravano stabilmente Patrick Dorgu e, infortuni permettendo, Lameck Banda, con Santiago Pierotti in fase emergente.

Giampaolo ha chiarito di prediligere gli esterni schierati a piede invertito. Questo lascia supporre che Dorgu continuerà a fare parte della catena di destra. L’unica alternativa, dovendo utilizzare un mancino davanti a Guilbert, sarebbe costituita da Oudin.

A sinistra, invece, con Banda fuorigioco a lungo, le alternative sono molteplici. In rosa, infatti, ci sono l’argentino Pierotti, autore del prezioso gol dell’1-1 nella gara casalinga disputata con l’Empoli, Nicola Sansone (ieri ha lavorato a parte), che con il suo ingresso in campo ha impresso una scossa alla manovra del Lecce nella partita con il team toscano, e Tete Morente, che inizialmente è stato gettato spesso nella mischia, salvo uscire un po’ di scena.

Una ulteriore opzione è costituita da Luis Hasa. L’ex Juventus è considerato un calciatore talentuoso, di quelli che piacciono molto a Giampaolo, che potrebbe decidere di dargli una chance.

Il centravanti Nikola Krstovic avrà la fiducia del nuovo mister, che dovrà trovare il modo di permettergli di arrivare alla conclusione più lucido, magari puntando a riconquistare la palla già nella metà campo, se non nella trequarti, avversaria, onde fare partire l’azione d’attacco da una zona più avanzata.

Sarà interessante, infine, verificare quale ruolo e quale compito verrà assegnato da Giampaolo ad Ante Rebic, di gran lunga la punta dalla cifra tecnica più elevata presente in organico, ma che sino a questo momento non ha mai inciso autenticamente nel gioco d’assieme.

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