LECCE - Il Lecce ha ripreso a far gol con l’arrivo in panchina di Marco Giampaolo. La squadra giallorossa è ancora il peggior attacco del campionato, con 10 reti segnate in 16 partite. Un dato sicuramente preoccupante, considerando che il secondo peggior attacco, ovvero quello del Genoa, ha già all’attivo tre gol in più. Eppure, guardando al trend delle ultime partite, l’impressione corroborata dai fatti è che la formazione giallorossa abbia decisamente invertito la rotta.
Nelle quattro sfide della gestione Giampaolo, il Lecce ha segnato cinque gol, una media superiore a un gol a partita. Si tratta dello stesso numero di reti che la squadra aveva segnato nelle precedenti 12 sfide con Luca Gotti in panchina. Il cambio di tecnico, in tal senso, ha portato effetti benefici dal punto di vista realizzativo. Effetti che, di riflesso, hanno inciso anche sul rendimento in classifica. Il Lecce, infatti, nella parte destra della graduatoria ha decisamente alzato il passo. Con Giampaolo al timone, la squadra salentina ha conquistato sette punti in quattro partite giocate, salendo a 16 punti in classifica. Sono solo due le lunghezze di vantaggio sulla terzultima, ovvero il Cagliari, ma nel mezzo, a quota 15, ci sono tre squadre come Verona, Parma e Como. Difficile fare calcoli e previsioni in una lotta salvezza più agguerrita che mai, in una serie A come quella di quest’anno che appare divisa in due tronconi: le prime otto a giocarsi l’Europa, le altre 12 impegnate a guardarsi alle spalle per evitare di restare invischiate nelle zone pericolose.
Non a caso fra l’Udinese al nono posto e il Cagliari alla terzultima posizione ci sono solo sei lunghezze. Il Lecce non fa calcoli e punta a dare continuità al buon momento dal punto di vista realizzativo. Il miglior marcatore finora non poteva che essere Nikola Krstovic, che ha segnato quasi la metà dei gol totali della squadra. Il montenegrino contro il Monza è stato autore di una partita dalle due facce. C’è stato l’errore dal dischetto che avrebbe potuto portare il Lecce sul 2-0 già nel primo tempo, ma c’è stata soprattutto la reazione e quello schiaffo al pallone in rete che alla fine è valso il 2-1 e i conseguenti tre punti. Krstovic è a quota quattro gol segnati, a tre partite dalla fine del girone d’andata il suo è un rendimento che in prospettiva lo può portare a raggiungere la doppia cifra. Almeno 10 gol è il suo obiettivo dichiarato in questo campionato, poi si vedrà.
Prima di tutto però c’è la salvezza, un obiettivo troppo importante per il Lecce, che anche nelle contingenze ha scoperto nuove risorse sul fronte offensivo. Mister Giampaolo non può contare su Lameck Banda, che ne avrà ancora per un bel po’ dopo l’intervento per la rottura del malleolo. In più, l’infortunio di Antonino Gallo ha costretto il tecnico a fare a meno di Patrick Dorgu nel tridente d’attacco, dovendo adattare il danese nel ruolo di terzino sinistro. Gli aggiustamenti, tuttavia, hanno dato spazio sulle corsie a Tete Morente e a Santiago Pierotti, entrambi sempre più nel vivo del gioco. Anche Pierotti è riuscito a lasciare il segno nella sfida contro il Monza: suo, infatti, l’assist per il raddoppio di Krstovic. Schierato nella sua posizione ideale, ovvero da esterno destro di un attacco a tre, l’argentino sta riuscendo a esaltare le sue doti di grande velocista sulla fascia, assieme a un temperamento agonistico che lo porta a lottare su tutti i palloni. Così, da oggetto misterioso sta diventando sempre più elemento importante della squadra. Una freccia in più in un attacco che sembra davvero aver ricominciato a girare.