Verso il match

Il Lecce dei miracoli e la super Atalanta

Pierpaolo Verri

Gotti: loro fortissimi, Gasperini ha cambiato il calcio

LECCE - Il Lecce vuole congedarsi in bellezza dal «Via del Mare» nell’ultimo match del campionato davanti al suo pubblico. Nello stadio che va verso il sold out arriva oggi, alle 18, l’Atalanta, delusa dopo la sconfitta contro la Juventus nella finale di Coppa Italia, ma proiettata verso la finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. La squadra di Gian Piero Gasperini, tuttavia, non farà sconti, così come la formazione salentina. È lecito, pertanto, attendersi una sfida aperta a ogni risultato. Luca Gotti assicura impegno da parte dei suoi: «Ci ho messo qualche giorno a sbollire il dispiacere per la sconfitta con l’Udinese. In settimana ci siamo allenati ogni giorno, non ho visto una squadra con la testa in vacanza, i ragazzi sanno che ci sono due partite da giocare nel miglior modo possibile. Non servono stimoli per giocare partite così, la possibilità di giocare in serie A è già di per sé uno stimolo che deve accompagnarci quotidianamente». Dall’altra parte del campo ci sarà l’Atalanta, una squadra che richiede contromisure particolari sul piano tattico: «Gasperini ha il merito di aver portato ricchezza nel campionato italiano, impone al suo avversario una partita che si gioca uomo su uomo. Ha tracciato un solco, dopo di lui sono arrivati Juric, Tudor e Palladino. Partite contro questi avversari vanno preparate diversamente dal solito». Il tecnico giallorosso non si lascia ingannare dal possibile turnover che metterà in atto la dea in vista dell’impegno europeo: «Se guardiamo la rosa dell’Atalanta è difficile capire quali siano gli 11 giocatori titolari. Hanno almeno 18 elementi che si alternano tranquillamente. La prossima settimana affronteranno la partita più importante della loro storia ed è giusto che il loro focus sia lì, ma hanno una rosa profonda».

Rispetto alle scelte di formazione, in avanti mancherà Sansone, ancora alle prese con un problema muscolare, ma rientrerà dalla squalifica Piccoli, pronto a comporre il tandem offensivo con Krstovic, convocato dal Montenegro per le amichevoli con Belgio (5 giugno) e Georgia (9 giugno). «Sì, è una possibilità, ma dobbiamo considerare la particolarità del nostro avversario, che ci imporrà di ragionare in maniera differente dal solito nelle due fasi dal punto di vista dell’atteggiamento. Anche Pierotti e Berisha hanno chance di partire dal primo minuto». Gotti si sofferma poi su Dorgu, il talentuoso classe 2004 che si sta imponendo come uno dei giovani più in vista della serie A. Il tecnico veneto elogia le qualità dell’esterno danese, raccontando anche un particolare aneddoto: «Dorgu è un ragazzo molto giovane, che dà sempre grande disponibilità. Ha capacità di adattamento e ha il piacere di giocare dentro al campo. Delle persone importanti nel mondo calcistico stanno iniziando a chiamarmi per sapere cosa penso di lui. Rispetto a quale possa essere il suo ruolo ottimale mi viene in mente una storia che risale a qualche anno fa. Il Napoli era allenato da Mazzari e cercava un esterno per il 3-5-2. Parlai con Bigon, che ai tempi era il d.s. ed è un mio caro amico, gli segnalai un giovane terzino del Tottenham che secondo me faceva al caso suo, si trattava di Gareth Bale. Piacque anche a Bigon, so che iniziò anche a parlare col Tottenham, ma poi non se ne fece nulla perché 20 giorni dopo Bale segnò una tripletta all’Inter in Champions League. Il gallese nacque come terzino ma in carriera ha poi finito per fare l’attaccante. Questo per dire come nella carriera di un calciatore possano esserci determinati percorsi che riguardano il loro ruolo sul campo». Sempre sugli esterni, Gotti sottolinea la crescita di Gallo e Gendrey: «Non so se Gallo possa rientrare nel prossimo ciclo della nazionale, è una valutazione che spetterà al c.t. Spalletti. Lui e Gendrey hanno la stessa età e un percorso simile nel Lecce. Per entrambi questa annata è stata di trasformazione, si sono notevolmente evoluti. Stanno mettendo a frutto l’esperienza fatta fin qui. Hanno ottimi margini di miglioramento, non sono ancora giocatori finiti. Sono ragazzi che hanno intenzione di migliorare e mi aspetto che possano ancora stupire». Il tecnico, infine, ritorna al momento in cui accettò di sedere sulla panchina giallorossa: «Quest’anno ho rifiutato diverse proposte prima di accettare il Lecce. La visione della società e la gestione del club mi hanno spinto a venire qui. A fine campionato ragioneremo sul prosieguo».

Al termine di Lecce-Atalanta, squadra, staff tecnico e società ringrazieranno i tifosi allo stadio con un giro di campo per poi salutare tutta la tifoseria presente in città a bordo di un pullman scoperto che, muovendo dallo stadio «Via del Mare», si recherà in Piazza Sant’Oronzo alle ore 21:30.

«Tale iniziativa - si legge nella nota della società - nasce dalla consapevolezza che la partecipazione al terzo campionato consecutivo di serie A rappresenta un obiettivo straordinario che merita di essere condiviso con tutti i tifosi, inclusi quelli che non potranno assistere alla partita».

Privacy Policy Cookie Policy