LECCE - Nel Como, in C, nel 2011/2012, Andrea Ardito, ex del Lecce dal 2007 al 2009, in B ed in A, è stato compagno di squadra degli attaccanti Alfredo Donnarumma ed Ernesto Torregrossa e del centrocampista Luca Tremolada, tre punti di forza del Brescia, prossimo rivale della formazione salentina. L’ex giallorosso conosce bene le «rondinelle», in quanto allena il Seregno, squadra che milita nella serie D lombarda.
«Dei tre, quello che nella stagione vissuta a Como mi ha impressionato maggiormente è stato Donnarumma - dice Ardito - Aveva grande fiuto del gol e tanta voglia di arrivare. A 21 anni, si capiva che avrebbe raggiunto livelli importanti, cosa che è accaduta. Torregrossa e Tremolada erano due elementi molto interessanti in una rosa che annoverava diversi giovani promettenti, tra i quali Perucchini, che nel 2017/2018 è stato uno dei protagonisti del salto del Lecce in B».
Domenica prossima, il Brescia riceverà la compagine salentina. «Si sfideranno i due complessi che dispongono degli attacchi più prolifici del campionato e già questo fatto è garanzia di spettacolo - nota l’ex centrocampista giallorosso - Le due squadre, però, sono complete e dispongono di calciatori di qualità in tutti i reparti. Inoltre, esprimono un buon calcio».
Il Lecce è reduce dallo 0-0 interno fatto registrare con il Perugia, mentre il Brescia viene dal colpo centrato a Salerno. «Le “rondinelle” sono in grande spolvero - sottolinea Ardito - da quando la panchina è stata affidata a Corini, i bianco-azzurri sono cresciuti in maniera esponenziale. L’undici salentino, dal canto suo, ha marciato a ritmo costante e veleggia in alto, il che probabilmente sorprende se si considera che l’obiettivo di partenza era la salvezza. L’organico, però, è di spessore. La gara è da tripla».
Ardito rimarca l’importanza delle due piazze. «Hanno entrambe trascorsi di rilievo in serie A - sostiene - Nelle due stagioni nelle quali ho indossato la maglia giallorossa sono rimasto colpito dalla passione dei tifosi, ma soprattutto dalla maniera con la quale rispondevano i supporter residenti al centro-nord quando la squadra era impegnata in trasferta. Effettuare il riscaldamento lontano dal Via del Mare con tanti sostenitori al seguito dava una carica straordinaria».