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Fasano, adescava minorenni e ne abusava: 50enne condannato a 14 anni

Fasano, adescava minorenni e ne abusava: 50enne condannato a 14 anni

 
mimmo mongelli

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mimmo mongelli

Fasano, adescava minorenni e ne abusava: 50enne condannato a 14 anni

Nel processo si erano costituiti parte civile i genitori dei ragazzini. Risponde, tra le altre cose, di violenza sessuale su minori e pornografia minorile

Venerdì 30 Maggio 2025, 12:13

FASANO - Quattordici anni e sei mesi di reclusione, oltre a una serie di interdizioni: questa la condanna inflitta al 50enne fasanese accusato di violenza sessuale su minori, pornografia minorile, corruzione di minori finalizzata a compiere con loro atti sessuali, adescamento di minorenni.

La sentenza del gup del Tribunale di Lecce, Giulia Proto (il processo si è svolto con rito abbreviato e questo ha dato la possibilità all’imputato di beneficiare dello sconto di un terzo previsto per la scelta del rito alternativo) è arrivata nel pomeriggio di ieri.

L’ultima udienza, quella di ieri per l’appunto, è stata dedicata alle repliche del pubblico ministero Erika Massetti.

A seguire, il giudice ha letto il dispositivo della sentenza, riservandosi di rendere note in seguito le motivazioni della sua decisione. Valutando gli anni di carcere inflitti all’imputato - le cui generalità non possono essere pubblicate nell’unica ottica di tutelare le giovanissime vittime delle sue turpi attenzioni -, l’impianto accusatorio ha retto a pieno alle valutazioni del giudice di primo grado.

Nel processo erano costituiti parte civile i genitori dei ragazzini. La maggior parte di loro aveva affidato la tutela delle proprie ragioni agli avvocati Palma Latartara e Umberto Sforza.

Quella che è stata ricostruita dai carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Fasano è una storia shock. Al 50enne fasanese viene contestato di aver invitato ragazzini nella sua casa di Torre Canne o ad andare a pescare con la sua barca per creare quel «rapporto confidenziale» che gli consentiva poi di «toccarli nelle parti intime». Cosa che avveniva mentre, su invito del 50enne, i ragazzini stesi sul letto della casa di Torre Canne vedevano film porno. O in auto.

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