CEGLIE MESSAPICA - Insulti e bestemmie, con il microfono attivo, mentre a parlare era una consigliera donna. È quello che è accaduto a Ceglie Messapica, nel Brindisino durante l’ultima seduta del consiglio comunale del 28 gennaio scorso mentre era in corso l’intervento di Giusy Resta, consigliera d’opposizione e capogruppo di Ceglie verso il Futuro. La frase 'Mamma che brutta' a cui si è aggiunta una bestemmia, è stata detta dal consigliere di maggioranza del centrodestra Domenico Lacala.
A Ceglie Messapica il sindaco è Angelo Palmisano di FdI. Ora Giusy Resta si rivolge alla premier Giorgia Meloni, che ormai da anni trascorre parte delle sue ferie nello stesso comune del Brindisino. «Sono costretta a rivolgermi direttamente a lei, presidente del Consiglio, per denunciare non solo per le gravi offese e bestemmie ricevute in pubblico durante l’ultimo consiglio comunale, ma anche - aggiunge Resta - l’assoluto l'atteggiamento subdolo e ipocrita che ho subito dalle stesse rappresentanti istituzionali iscritte al suo partito, una vicesindaca e assessora alle Pari opportunità e l’altra consigliera comunale componente Anci giovani Puglia». «Sono certa prosegue - che a differenza di chi oggi rappresenta quel partito nel consiglio comunale di Ceglie Messapica, lei avrebbe approfondito e preso le distanze da un linguaggio sessista, violento nei modi, e frutto di un retaggio culturale arcaico». «E proprio da chi oggi rappresenta il suo partito ho anche dovuto assistere a stupidi 'giochetti' di post sui social prima scritti e poi cancellati. Presidente - conclude Resta - la sua storia personale di donna libera, determinata, combattiva, e sempre orientata al rispetto delle Istituzioni, non è certamente un modello che le rappresentanti di Fratelli d’Italia in questa città rispecchiano». Il consigliere Lacala ha riferito, dopo che il video con la bestemmia è stato diffuso in rete, che la sua "imprecazione riguardava una foto ricevuta privatamente e che nulla aveva a che vedere con i lavori del consiglio comunale».