Verso il voto
Brindisi, centrosinistra ancora in stallo, sempre più difficile la ricandidatura di Rossi
Solo Europa Verde chiede di confermare ancora il primo cittadino uscente. Il Pd e i grillini pensano ad un’altra soluzione
BRINDISI - Le trattative nel centrosinistra non arridono al sindaco Riccardo Rossi, che rischia di non essere ricandidato. Nulla di ufficiale, ma il cammino comune Pd-Movimento 5 Stelle sembra non favorire l’attuale primo cittadino che già nei mesi scorsi ha visto Emiliano dichiararsi per la riconferma di Salvemini (a Lecce) per le elezioni del prossimo anno, mentre su Brindisi aveva glissato. Quindi il 9 febbraio scorso Emiliano, a conclusione della riunione del centrosinistra regionale aveva detto: «Abbiamo anche già avviato le trattative in vista delle elezioni nel Comune di Brindisi, dove è stato più che ottimo il lavoro dell’Amministrazione guidata da Riccardo Rossi, e dove, come lo stesso sindaco sa, va impostato il progetto di coalizione, per poi individuare in forma partecipata l’indicazione del candidato».
Poi, però, sono state avviate le trattative che, stando ai rumors di queste ore, non vedrebbero Rossi come candidato sindaco. E una conferma in tal senso potrebbe essere individuata anche nella decisa presa di posizione diffusa proprio in queste ore da Europa Verde, dove il partito del sindaco, Brindisi Bene Comune (Bbc) è confluito già da alcuni mesi. «Riccardo Rossi miglior candidato sindaco della coalizione di centro sinistra allargata al movimento 5 stelle», hanno fatto sapere i co-portavoce provinciali di Europa Verde Brindisi, Domenico Turrisi e Caterina Marini».
Una presa di posizione urbi et orbi che assomiglia ad una levata di scudi: «La posizione di Europa Verde per il prossimo appuntamento elettorale riguardante il rinnovo del Consiglio comunale della città di Brindisi - si legge nel documento di Europa Verde - è chiara ed inequivocabile: il sindaco uscente Riccardo Rossi è il candidato sindaco della coalizione di centro sinistra allargata al Movimento 5 Stelle perché possa continuare la sua attività amministrativa con un secondo mandato, dovuto non solo per gli obiettivi importanti già raggiunti, ma anche per garantire la continuità delle azioni e dei progetti avviati ed in fase di avvio nella totale legalità». E ancora: «Leggiamo da giorni sulle testate regionali e locali numerose dichiarazioni a favore dell’asse PD-M5S, del campo largo e del programma di coalizione, al cui tavolo sediamo anche noi Europa Verde. Lo stesso segretario provinciale del Pd Francesco Rogoli parla di «preservare e proiettare nel futuro quanto di buono realizzato nell’amministrazione Rossi», implicitamente riconoscendo come durante il suo mandato lo stesso Riccardo Rossi abbia risollevato le sorti della città di Brindisi dopo anni di commissariamento e malaffare. Lo stesso Emiliano riconosce di aver lavorato bene con il sindaco Rossi.
Eppur, tuttavia, restano a tutt’oggi oscure - obiettano tra le altre cose da Europa Verde - le motivazioni che porterebbero Pd e 5 Stelle a porre un veto sulla ricandidatura di Riccardo Rossi a sindaco della cosiddetta coalizione progressista, proprio quella coalizione di cui gli stessi si eleggono attori e difensori. La pregiudiziale posta sul tavolo politico in corso accende la diatriba non già sul programma elettorale, rispetto al quale sono innumerevoli i punti condivisi, quanto piuttosto sul nome da sostenere».
Insomma l’ammissione di divergenze in atto pare evidente: «Chiediamo a questo punto - concludono da Europa Verde - che siano rese pubbliche le motivazioni politiche che, all’interno di quella che ormai è divenuta una vera diatriba politica brindisina, negano al sindaco Riccardo Rossi il diritto di poter correre e vincere per il secondo mandato».