Un maresciallo dei carabinieri procacciava clienti a due avvocati: tutti e tre sono indagati dalla Procura della Repubblica di Brindisi.
Il sottufficiale - è emerso dall’indagine coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe De Nozza - aveva il «vizio», quando arrestava o denunciava una persona, di suggerire a questa il nome dell’avvocato da nominare. Il nome era sempre lo stesso, ovvero quello di una professionista a cui il maresciallo era - ed è - sentimentalmente legato. L’avvocatessa in questione sistematicamente veniva affiancata nella difesa da un altro avvocato del foro di Fasano. La cosa, a quanto pare, è andata avanti un bel po’ di tempo sino a
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