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Brindisi, in giro con furgone carico di giochi pirotecnici, molti illegali: denunciato conducente

 
Redazione online

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Questura di Brindisi

Arrestata anche 36enne nigeriana sorpresa ad incendiare i cestini dei rifiuti

Mercoledì 23 Dicembre 2020, 17:03

17:04

BRINDISI - Nel pomeriggio di ieri la sala operativa delle Questura ha ricevuto una segnalazione da parte della Polizia Stradale di Bari in ordine al transito di un furgone che trasportava giochi pirotecnici e diretto verso Brindisi.

Il furgone segnalato è stato individuato e bloccato da una volante appostata alle porte della città sulla SS379. Gli accertamenti scattati con l’ausilio degli artificieri della Polizia di Frontiera di Brindisi e della Questura di Bari hanno permesso di rilevare che il mezzo era partito dalla provincia di Caserta per effettuare alcune consegne presso ditte pugliesi autorizzate alla vendita dei giochi pirotecnici.

Le verifiche del carico hanno permesso tuttavia di appurare che circa 130 kg di giochi pirici erano trasportati illegalmente. Il conducente, D.A. originario di Napoli, è stato, quindi, denunciato in stato di libertà e i giochi pirici trasportati illegalmente sono stati sottoposti a sequestro.

 PIROMANE DI CESTINI DEI RIFIUTI - Gli stessi poliziotti della Questura sono intervenuti nei pressi della stazione ferroviaria dove era stata segnalatala presenza di una donna che dava alle fiamme i cestini dei rifiuti.

All’arrivo degli agenti e dei Vigili del fuoco si provvedeva a domare le fiamme procedendo all’identificazione dell’autrice del gesto (A.L. di 36 anni) di nazionalità nigeriana con numerosi precedenti. Durante l’identificazione la donna ha manifestato segni di insofferenza nei confronti dei poliziotti cercando di colpirli con un bastone e con il collo di una bottiglia rotta.

Gli agenti sono riusciti ad immobilizzare la donna nonostante la stessa avesse morso più volte gli arti superiori e le mani dei poliziotti che riportavano lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. La giovane è stata arrestata per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

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