I dati

Cassa Integrazione, record a Brindisi: +919,9%

Antonio Portolano

Il preoccupante primato. Monito di Macchia (Cgil): «Se non arrivano risposte concrete occorre mobilitazione per scongiurare disastro»

Quasi il 1000 per cento in più. È il tristissimo record negativo toccato dalla provincia di Brindisi in materia di cassa integrazione. E il problema è che per rispetto all’anno precedente il 2019 non si apre con i migliori auspici dal momento che al peggio non sembra esserci limite: il mese di gennaio 2019 si apre con 1.146.098 ore di cassa integrazione utilizzate con un incremento dell’81.2% rispetto al mese di dicembre 2018.


A lanciare il grido d’allarme, su questo dato impressionante il segretario generale della Cgil di Brindisi Antonio Macchia
«Il dato rilevato sulla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) in Puglia - dice il numero uno della Camera del lavoro provinciale - ci rende mesti protagonisti di una realtà a cui mai avremmo voluto essere associati. Nel raffronto dei dati regionali Brindisi è la provincia che maggiormente ha utilizzato la Cassa Integrazione Guadagni, sia ordinaria che straordinaria».
Tra dicembre 2018 e gennaio 2019 vi è una importante diminuzione della CIG utilizzata nelle province di Bari e Lecce; mentre nelle province di Brindisi, Foggia e Taranto si registra un aumento rispettivamente del 919.9%, 733.2% e del 31.1%. 
«Siamo al 919% di richiesta incremento orario - stigmatizza Macchia -, uno sproposito che in sostanza significa la morte cerebrale della nostra economia!  Il mese di gennaio 2019 si apre con 1.146.098 ore di cassa integrazione utilizzate con un incremento dell’81.2% rispetto al mese di dicembre 2018. Questi dati confermano la condizione economica in grande sofferenza, e tanto significa che non riusciamo più ad emergere. D'altro canto ogni giorno assistiamo alla chiusura di aziende che hanno fatto la storia dell'economia brindisina senza riuscire ad ottenere reinvestimenti utili. La CIGS poi nel gennaio 2019 si attesta su 317.271 ore a fronte delle 31.108 del dicembre 2018, dato questo veramente mortificante».


Come leggere questo dato? «Avere un tale incremento di cassa integrazione straordinaria significa  che ci sono tante aziende che, avendo cessato definitivamente la loro attività e chiuso il relativo ciclo produttivo, stanno producendo un significativo tasso di disoccupati che non riescono a collocarsi. La manovra finanziaria 2019, già oggetto di censura da parte della Commissione Europea, riduce sensibilmente la spesa pubblica, vengono tagliati 800 milioni e non vi sono prospettive di infrastrutturazione. In sostanza, si è bloccata qualsiasi possibilità di ripresa e non ci sarà crescita, mentre noi con i nostri giovani costretti a spostarsi al nord ed in Europa, arricchiamo sempre di più le altre realtà economiche».


Come correre ai ripari? 
«Con questi dati è del tutto evidente che la provincia di Brindisi necessiti senza dubbio di una attenzione straordinaria da parte di tutti i soggetti istituzionali e dalle parti sociali, in primis Governo e Regione, presso i quali possono essere individuati specifici interventi a sostegno dello sviluppo economico e strutturale del territorio. Un territorio sempre più abbandonato da chi strumentalizza la sofferenza sociale, lo sfruttamento, il precariato e la solitudine per fare incetta di voti, proclamando svolte epocali senza produrre, di fatto, atti concreti per alleviare la stessa crisi. Per queste ragioni, di fronte a questa realtà, se non arrivano risposte concrete, occorre che le Parti sociali organizzino una straordinaria mobilitazione per impedire il disastro economico e di emergenza sociale sempre più allarmante».

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