No all'omofobia a scuola

Brindisi, Emiliano si commuove tra i ragazzi che hanno difeso amico gay: «Orgoglioso di voi»

Antonio Portolano

La visita all’alberghiero Pertini

BRINDISI - «Sono orgoglioso di voi». Occhi lucidi, voce rotta il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si è commosso alla vista degli studenti dell’Istituto Alberghiero «Sandro Pertini» di Brindisi. Sono quei ragazzi che due settimane fa alla vista di una scritta omofoba, nei confronti di uno studente apparsa a scuola, non hanno esitato un istante a schierarsi - sostenuti dal corpo docente e dal dirigente scolastico - al fianco del loro coetaneo preso di mira da un gruppetto di «teste di legno» perché omosessuale al grido: «Siamo tutti gay», dando vita ad un flash mob, esponendo striscioni di solidarietà e hashtag di supporto al compagno. Un gesto alto a cui il presidente della Regione ha voluto tributare il giusto riconoscimento facendo visita a scuola. Ad accoglierlo oltre ai protagonisti del gesto c’erano i professori, il preside Vincenzo Antonio Micia e Riccardo Rossi, nella duplice veste di sindaco e di presidente della Provincia, ente competente per gli istituti scolastici superiori. «Ho subito avuto un moto di orgoglio per questi ragazzi, capirete che il mio è un lavoro pieno di sofferenze, però ci sono delle giornate bellissime. Quando ho visto in che modo hanno reagito ad una cattiveria grande che era stata compiuta nei confronti di un loro compagno, ho pensato che come si fa in casa, qualcuno dovesse dire loro che sono dei bravi ragazzi e, quindi, ho chiesto al preside se fosse possibile venire a dirglielo», ha spiegato il Governatore di Puglia. Emiliano, nel corso della visita, si è commosso: «Sono un po’ emozionato - ha dichiarato - perché il preside mi ha appena raccontato tutto quello che fanno qui.

È inevitabile che vedere una scuola che abbraccia tutti, anche le persone meno forti e le tiene in grande attenzione e le fa diventare la cosa più importante di tutte, al presidente della Regione fa molto piacere».
Poi una stoccata alle parole del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: «È difficile parlare, perché qualcuno parla della scuola del Sud come di un posto in cui si devono impegnare le persone, ma si impegnano già moltissimo. Io lo so da sempre, soprattutto in questa provincia dove quando ero magistrato, all’indomani della strage di Capaci, questi ragazzi con i loro genitori, vennero sotto la Procura della Repubblica per dirci che la morte di Falcone, della sua scorta e di sua moglie, non avrebbero dovuto fermare l’azione di ripristino della legalità». E ancora: «La scuola di Brindisi e della sua provincia - ha aggiunto Emiliano in lacrime - è così da sempre e penso che loro debbano sapere che c'è qualcuno che se ne accorge. Non sarà il ministro dell’Istruzione, ma non fa niente. C'è il sindaco qui vicino a me, che è il mio orgoglio, perché si batte come un leone in questa situazione così difficile, e ci sono i nostri ragazzi che sono la nostra speranza».

Anche il sindaco Riccardo Rossi ha ringraziato gli studenti: «Col vostro gesto avete scosso tante coscienze spesso assopite, addormentate, che non riflettono su un clima di rancore che si diffonde nel paese. La vostra è la dimostrazione di chi vuole reagire. Questo è l’esempio che la scuola funziona e trasmette valori che sono oggi visibili nelle vostre azioni».
Durante l’incontro è stato anche proiettato un cortometraggio contro l’omofobia prodotto dall’Apulia Film Commission e curato da Vincenzo Ardito «Rompi il silenzio che racconta una storia di bullismo nei confronti di uno studente omosessuale a cui la classe si ribella. All’Alberghiero è successo davvero.

Privacy Policy Cookie Policy