Istruzione e servizi
Ostuni, revocata la gara per la mensa scolastica: a rischio il servizio
I sindacati si appellano al Comune, ma ci sarebbe un piano B: Il sindaco e l’assessore al ramo convocano subito un tavolo per mercoledì prossimo
OSTUNI - Possibili disagi in vista per gli alunni che usufruiscono del servizio di integrazione scolastica al rientro in classe. La preoccupazione è sollevata dai sindacati Cisl Fp, Uil Temp e Confial, attraverso una nota a firmata rispettivamente dai segretari di categoria Luigi Verardi, Cosimo Nicolazzo ed Ercole Saponaro.
«Siamo preoccupati per il sopraggiungere del nuovo anno scolastico 2018/2019, anticipato per alcuni Istituti scolastici al 13 settembre» dicono i tre sindacalisti che hanno inviato una richiesta di incontro alla cooperativa Socioculturale che gestisce il servizio di integrazione scolastica e al Comune di Brindisi.
Il Comune ha subito risposto, nella mattinata di ieri, fissando un tavolo per mercoledì mattina a cui i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Confial sono stati convocati presso la sede dell’Ente di Piazza Matteotti per discutere delle problematiche riguardanti i servizi di refezione ed integrazione scolastica. All'incontro prenderanno parte il sindaco Riccardo Rossi e l’assessore Rita De Vito.
«Ad oggi – dicevano in una nota i sindacati - non è stato convocato nessun tavolo di confronto, necessario a dirimere e superare le preoccupazioni, inerenti i livelli occupazionali e a verificare la disponibilità dei fondi necessari per garantire i livelli assistenziali, dovuti agli alunni diversamente abili del servizio di integrazione scolastica specialistica».
Da qui la richiesta d’incontro con urgenza «al fine di poter definire in maniera chiara gli aspetti organizzativi necessari all’inizio del nuovo anno scolastico, cosi come previsto anche dall’accordo sottoscritto in prefettura lo scorso marzo. Se ciò non avverrà – hanno rimarcato i sindacati - gli operatori corrono il serio rischio di non avere il riconoscimento contrattuale che non garantirebbe la presenza degli stessi negli istituti scolastici. Tale situazione sarebbe aggravata anche dalla probabile assenza dei docenti di sostegno, determinando per gli utenti un inizio di anno scolastico senza nessuna presenza di figure assistenziali di riferimento». La risposta del Comune, data anche la delicatezza dell’argomento, non si è fatta attendere accogliendo la preoccupazione dei sindacati.