GIUSEPPE DIMICCOLI
BARLETTA - Una situazione di incredibile degrado nel pieno centro della città. La Gazzetta ritorna per l’ennesima volta denunciando quanto avviene, alla luce del sole e delle stelle, nell’ex scalo merci della stazione di Barletta. In pratica a tutte le ore. Un vero e proprio luogo «terra di nessuno» - anzi di molti - dove è possibile fare di tutto. Una problematica per la quale nessuno tra Comune e Ferrovie dello Stato trova una soluzione efficace. Solo qualche giorno fa vi è stato l’ennesimo intervento delle Forze dell’Ordine che hanno allontanato i soliti noti che vi bivaccano. Dopo poche ore sono tornati come se niente fosse successo.
Lo scorso mese di maggio il Comune di Barletta «in «particolare Servizi Sociali e la Polizia Locale» era intervenuto a supporto di una operazione della Polizia Ferroviaria nell’ex scalo merci della stazione di Barletta coinvolgendo anche la Caritas. Risultato? Zero.
Purtroppo, però, questi interventi servono a ben poco, anzi forse a nulla, se non si riesce a rendere invalicabile la zona. I residenti della zona sono esasperati e invocano interventi risolutivi.
«Assistiamo a scene pazzesche dai nostri balconi - ha riferito una signora -. Purtroppo non siamo più liberi di affacciarci. Ogni giorno avvengono scene di ordinaria follia. Tutto senza un minimo di decenza: fanno i bisogni, si lavano con taniche di acqua, cucinano, fanno sesso e tante altre cose losche. Vediamo entrare auto e gente molto poco raccomandabile».
Insomma una situazione assolutamente fuori controllo che necessita di un impegno costante. Perchè non iniziare a regolamentare l’accesso a quell’area? Chi ha la responsabilità? Sulla porta di ferro ci sono almeno una decina di lucchetti? Comune e Ferrovie dello Stato possono sedersi ad un tavolo e impegnarsi seriamente per questa situazione?