Filippo Caracciolo non potrà più iscriversi al Pd per i prossimi cinque anni. Stessa cosa per le (ex) consigliere comunali Dem Irene Cornacchia (Trani) e Daniela Maiorano (Andria), che si sono candidate alle Regionali in una lista civica a supporto di Antonio Decaro. Lo ha stabilito stasera all’unanimità la commissione regionale di garanzia del partito pugliese presieduta da Cosimo Tarantino con una decisione che equivale all’espulsione: Caracciolo e Maiorano erano state deferite dal commissario del Pd Bat, il senatore Dario Parrini, mentre per la ex capogruppo Cornacchia era stato il circolo di Trani a chiedere l’avvio del procedimento disciplinare.
A Caracciolo (che non è stato ricandidato) viene contestato tanto il rinvio a giudizio per corruzione e il «malcostume politico» (la vicenda della moglie Carmela Fiorella e la laurea falsa per il concorso in Aeroporti di Puglia), quanto l’aver promosso «una lista alternativa a quella del Pd nella circoscrizione provinciale della Bat e che ha provocato una serie di operazioni a danno del Pd tese alla fuoriuscita e consequenziale candidatura in tale lista di diversi esponenti di spicco del Pd Provinciale, oltre alla candidatura in detta lista del suo segretario particolare». Alle due consigliere (che comunque si erano dimesse per tempo dal Pd) è invece contestata la candidatura nella lista civica a supporto di Decaro, in contrasto con le regole del partito.
















