Martedì 07 Ottobre 2025 | 14:03

Barletta, ecco la proposta: il «Jova Beach» più distante dalle dune

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Barletta, ecco la proposta: il «Jova Beach» più distante dalle dune

Per non intaccare il processo di rinaturalizzazione. C’è stata una deposizione di sabbia e nuova vegetazione spontanea 

Martedì 07 Ottobre 2025, 11:38

«Il progetto di rinaturalizzazione delle dune costiere permane: l’amministrazione ha preso un impegno e lo sta portando avanti. Qualora dovesse presentarsi la circostanza di un grande evento cercheremo una soluzione che contemperi tutte le esigenze».

Le parole dell’assessore comunale all’Ambiente Mihaela Albanese riaccendono i riflettori sulla questione dune costiere-Jova Beach, oggetto di forte polemica nello scorso mese di agosto tra Legambiente e amministrazione comunale. Dello stato di attuazione del protocollo sottoscritto nello scorso mese di aprile 2024 tra comune di Barletta, Legambiente e Società italiana di geologia ambientale si è discusso in una seduta della commissione Ambiente convocata per fare il punto della situazione, anche in vista dell’imminente definizione del calendario del tour di Jovanotti per l’estate 2026.

L’interlocuzione tra la società organizzatrice dei concerti e l’amministrazione è ancora aperta, a breve la questione dovrà essere definita, ma Albanese ha voluto precisare che «il discorso delle dune costiere permane. Si sta valutando - ha affermato l’assessore - quale sia il progresso rispetto alla fase iniziale e, in effetti, si è registrata una deposizione di sabbia sulla vegetazione cresciuta spontaneamente nel tempo. Il protocollo è entrato in vigore nel 2024 e ha una durata triennale: terminerà quindi nel 2027, con la possibilità – qualora l’amministrazione e le parti coinvolte lo ritengano opportuno – di prorogarlo o eventualmente chiuderlo».

Il percorso che ha portato alla sottoscrizione del protocollo è stato avviato nel 2019 con la tutela del fratino nell’ambito del primo Jova Beach Party, poi è proseguito con le aree da rinaturalizzare fino ad arrivare alla formazione e tutela delle dune costiere. Nei mesi scorsi, le aree individuate da comune, Legambiente e Sigea (un tratto della spiaggia che costeggia la strada Salinelle sulla litoranea di Ponente, ndr) sono state sottoposte a perimetrazione tramite pali in castagno e corde al fine di impedirne la stagionale pulitura meccanizzata da parte di Bar.S.A. Questo, al fine di favorire la proliferazione di specie pioniere che portano alla formazione delle dune utili a contrastare l’erosione costiera, ma anche ad impedire alla sabbia di invadere la carreggiata durante i venti di tramontana provocandone la chiusura.

Il comune di Barletta ha investito 30mila euro per il finanziamento del protocollo, con il sindaco Cosimo Cannito che in occasione della presentazione dello stesso in un convegno a Palazzo San Domenico ammise di «aver sbagliato in passato nel non preservare l’habitat delle dune della litoranea di Ponente in occasione del Jova Beach Party».

Ma, stando alle parole di Albanese, la possibilità per contemperare tutte le esigenze c’è. «Le soluzioni - ha sottolineato l’assessore - si possono trovare, ma al momento non è possibile dire con precisione cosa si farà, perché non si è ancora presentata la certezza di un evento concreto e dei numeri che questo potrebbe comportare. Quando ciò avverrà, si potrà fare una valutazione puntuale sul possibile contemperamento delle due situazioni. Nessuno, in amministrazione, ha interesse a penalizzare chi vuole investire nell’organizzazione di eventi, così come nessuno intende trascurare la tutela dell’ambiente. L’obiettivo è prepararsi per tempo, in modo da gestire al meglio eventuali casi futuri».

Diverse sono le possibilità sul tavolo, prima fra tutte quella di cercare di portare l’eventuale concerto in un’area più distante dalle dune. In attesa di comprendere cosa potrà avvenire, la certezza, per Albanese, è che «rimane fondamentale mantenere un dialogo costante tra attività produttive, enti pubblici e realtà ambientali, perché nessuno di questi interessi può essere considerato secondario rispetto all’altro».

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