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12 settembre 1979: Pietro Mennea e i 46 anni del record del mondo sui 200 metri
Il 19"72 rimane il primato europeo e uno dei record più longevi della storia dell’atletica
Oggi ricorrono 46 anni da quel 12 settembre 1979, quando Pietro Mennea abbassò il record del mondo dei 200 metri a 19"72, impresa rimasta imbattuta fino alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e ancora oggi primato europeo. Un traguardo che resterà per sempre nel cuore degli appassionati di atletica.
Il 12 settembre 1979, Mennea si trovava in una piccola stanza del villaggio universitario di Città del Messico, alla vigilia di quella che sarebbe stata una notte storica. Il campione italiano, noto come la “Freccia del Sud”, era concentrato e fiducioso. «Ero teso ma non troppo, nulla a confronto delle vigilie delle Olimpiadi – raccontava Mennea nel 2009, a 30 anni dal record – gli altri atleti dovevano battere l’italiano, io invece sapevo che la sfida era solo tra me stesso e il cronometro».
Quando scattò sulla pista, Mennea lasciò tutti gli avversari a cinque-sei metri di distanza, scrivendo una pagina indelebile della storia dell’atletica. Fu per questo che le Universiadi di Città del Messico furono ribattezzate le “Menneadi”, un evento che ancora oggi fa sognare generazioni di sportivi.