Un 41enne originario del Bangladesh, ospite di un centro accoglienza di Spinazzola, nel nord Barese, è morto nella serata di ieri dopo essere stato travolto da un’auto mentre percorreva in bici la strada provinciale 4. Il conducente dell’auto che lo ha investito è fuggito ma poi, dopo qualche ora, si è presentato dai carabinieri con il suo avvocato. Ora la sua posizione è al vaglio delle autorità inquirenti. Si tratta di un uomo di Spinazzola, poco più che 20enne e con precedenti.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che indagano sull'incidente, con il coordinamento della Procura di Trani, l'automobilista dopo l’impatto sarebbe scappato per poi abbandonare il mezzo in una contrada di campagna che si trova tra Spinazzola e Genzano di Lucania (Potenza). A trovare a sequestrare l’auto sono stati i militari grazie all’ascolto di alcuni testimoni e all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.
«Un invito al rispetto e al silenzio. In questo momento di profondo dolore per tutta la nostra comunità, rivolgo un appello al rispetto del lutto, evitando strumentalizzazioni e inutili polemiche. Si è trattato di un grave incidente che merita silenzio, riflessione e rispetto, non giudizi affrettati né moralismi». È quanto dichiara in un post il sindaco di Spinazzola (Barletta- Andria-Trani), Michele Patruno, che così commenta l’incidente avvenuto ieri sera alla periferia del paese dove un 41enne del Bangladesh è stato investito e ucciso da un’auto. Il conducente è stato identificato dai carabinieri che indagano sull'accaduto. La vittima era da qualche tempo ospitata nel centro di accoglienza di Spinazzola. «Non spetta a noi puntare il dito: le autorità competenti stanno già facendo il proprio lavoro con impegno e senso di responsabilità - aggiunge il primo cittadino -. Vi invito quindi a onorare il lutto con dignità, sobrietà e, per chi lo desidera, con la preghiera». «In questi momenti, il silenzio vale più di mille parole», conclude.