Venerdì 10 Ottobre 2025 | 22:53

Jova Beach a Barletta, botta e risposta tra Comune e Legambiente: «Nessun "no" al concerto, ma le dune vanno ripristinate»

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Jova Beach a Barletta, botta e risposta tra Comune e Legambiente: «Nessun "no" al concerto, ma le dune vanno ripristinate»

Il punto di vista degli ecologisti. Esiste un accordo per il rifacimento dei dossi sabbiosi sull’area a Ponente

Giovedì 21 Agosto 2025, 12:28

«Le dichiarazioni dell’assessore Cilli sono più false di una banconota del Monopoli, non gli consentiremo di farci passare per quelli del no al Jova Beach a prescindere». Non usa mezzi termini il presidente di Legambiente Barletta, Raffaele Corvasce. Si arricchisce di un nuovo capi

La polemica sulla possibile convivenza tra il grande spettacolo di Jovanotti, il cui arrivo in città nell’estate del 2026 è in fase di valutazione, e il protocollo firmato da comune di Barletta, Legambiente e Sigea per il ripristino e la rinaturalizzazione dei cordoni dunari lungo la litoranea di Ponente. Nei giorni scorsi, l’assessore comunale ai Grandi eventi, Oronzo Cilli, aveva raccontato che «durante un sopralluogo con Sigea, Legambiente, Comune e organizzatori era emersa grande disponibilità da parte di questi ultimi a trovare soluzioni anche progettuali di tutela dell’area e di specie come il fratino. Però, in quell’incontro, qualcuno ha preso una posizione contraria a qualsiasi iniziativa sulla spiaggia». Allo stesso tempo, Cilli si era detto convinto della possibilità di trovare una mediazione tra le due posizioni. Alle affermazioni dell’assessore ha risposto Corvasce con un lungo post sui canali social di Legambiente. «All’invito al dialogo che ci è stato rivolto settimane fa, in vista di un possibile futuro nuovo evento previsto per l’anno 2026 - ha affermato il presidente di Legambiente - avremmo potuto opporre un rifiuto rispondendo che bisognava solo attenersi al contenuto del protocollo sottoscritto dalla stessa amministrazione, invece quell’invito è stato accolto con spirito di positiva collaborazione. Abbiamo infatti dedicato tempo agli incontri e soprattutto abbiamo fatto ricorso a tutte le riserve di pazienza per tollerare le provocazioni che non sono mancate da parte dell’assessore, del presidente del consiglio comunale e del referente della Trident (società che organizza il Jova Beach, ndr) tutto al fine di poter trovare una possibile intesa». Fatta questa premessa, Corvasce ha chiarito che «se a Legambiente e Sigea viene chiesto di sottoscrivere un documento che riporta affermazioni non veritiere, ossia negare l’esistenza di formazioni dunali e di specie da salvaguardare, non si tratta più di essere quelli del “no” a prescindere, ma di avallare dichiarazioni palesemente false su atti e documenti ufficiali». Il presidente di Legambiente ha poi mostrato stupore per il comportamento dell’amministrazione. «Ci saremmo aspettati - ha sottolineato Corvasce - che davanti a questa proposta della Trident la nostra Amministrazione esprimesse il proprio disappunto, invece abbiamo dovuto rilevare che sono stati proprio loro a caldeggiare questa proposta per noi irricevibile. Ci dispiace per loro, ma non è nostro costume dichiarare cose che non corrispondono a verità». Fatta questa puntualizzazione, Legambiente ha sottolineato come l’amministrazione comunale abbia «tutti gli strumenti per consentire lo svolgimento del terzo Jova Beach Party nel 2026». «Certamente - ha aggiunto Corvasce - il comitato scientifico composto da rettori, docenti universitari e luminari, a cui ha sempre fatto riferimento la Trident, potrà tranquillamente certificare il “degrado” in cui versa attualmente quel luogo. Non serve la benedizione di Legambiente e Sigea, associazioni alle quali solo lo scorso anno venivano chiesti riscontri scientifici su un progetto che mira a tutelare la costa e le specie protette, riscontri che sono stati prontamente prodotti e hanno motivato la sottoscrizione di un protocollo d’intesa a difesa di questo fragile ecosistema». Infine, una precisazione. «Non è nostra competenza e soprattutto nei nostri poteri porre alcun veto, quindi - ha chiosato Corvasce - se l’amministrazione ritiene più utile l’evento che il nostro progetto, che Jova Beach sia».

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