il ritardo 

Piazza Gradenigo a Trani: stop alla riqualificazione, è stato trovato un ipogeo

Nico Aurora

Ci sarebbero voluti 210 giorni tra primo e secondo stralcio, ora servirà di più necessario Un servizio di rilievo metrico tridimensionale e indagine geofisica

Trani - Non era difficile ipotizzarlo. Alla luce di quanto già avvenuto negli anni passati durante il restauro della vicina chiesa di Santa Chiara, anche in piazza Gradenigo, puntualmente poco dopo l’inizio dei lavori di riqualificazione del sito da tempo previsti, sono emersi ritrovamenti di possibile interesse archeologico.

Ed è questa la circostanza che ha determinato lo stop momentaneo di parte delle lavorazioni, che in ogni caso proseguono in altri settori della piazza, ed obbligato il Comune di Trani ad affidare un servizio di rilievo metrico tridimensionale di ipogeo e indagine geofisica con tecnologia georadar, per favorire la piena ripresa della realizzazione dell’intervento di riqualificazione della piazza.

Ecco cosa è successo e come si intende adesso procedere.

Durante le operazioni di scavo, eseguite sotto la supervisione archeologica, è emersa una struttura interpretabile come un pozzo o cisterna, a circa 20-25 centimetri di profondità. La struttura si estende su una cavità ipogea stimata di 2-3 metri di diametro e circa 5 metri di profondità. Si ipotizza che la cavità sia di origine naturale, sebbene non si escludano parziali interventi antropici di regolazione delle pareti.

Durante la prosecuzione degli scavi, si sono verificati anche improvvisi cedimenti del terreno in aree vicine alla cisterna. Questi cedimenti non hanno rivelato ulteriori manufatti, ma hanno portato alla luce dei vuoti d’aria, probabilmente dovuti al passaggio delle radici degli alberi e alla natura carsica del sottosuolo tranese.

A seguito di un sopralluogo congiunto tra Comune e Soprintendenza, sono state disposte indagini specifiche e approfondite per poter procedere con la riqualificazione della piazza. In particolare: un rilievo 3D con «nuvola di punti» della cavità, per acquisire digitalmente dimensioni, volume e forma della cisterna prima di un eventuale riempimento; un’indagine Georadar per rilevare la presenza di ulteriori cavità o vuoti d’aria nel sottosuolo, che potrebbero compromettere la stabilità della futura pavimentazione.

Per ottemperare a queste prescrizioni urgenti, Palazzo di città ha avviato una trattativa diretta con la «Innova», di Palo del Colle, affidandole il servizio con un ribasso del 14% sull’importo presunto di 7.500 euro. Il costo netto, quindi, sarà di 6.400 euro, oltre Iva.

L’esecuzione di queste indagini è fondamentale per garantire la sicurezza del cantiere e la corretta riqualificazione di piazza Gradenigo, non escludendo di integrare le eventuali le nuove scoperte archeologiche nel progetto complessivo.

Tutto questo farà slittare i tempi di completamento dei lavori del primo stralcio dell’opera, che sarebbero dovuti durare 180 giorni per il primo stralcio, con altri 30 per il secondo. L’impresa esecutrice è la Arké, di Altamura. Obiettivo, rendere nuovamente fruibile un sito del tutto inutilizzabile dalla collettività a causa del manto dissestato e, in alcuni punti, del rischio di schianto di alcuni dei pini che c’erano, tutti rimossi.

Importo dei lavori del primo lotto, 404.000 euro, Iva compresa, in un quadro economico di 835.000 euro. Il successivo stralcio, per il completamento dell’intervento, prevede un quadro economico di 123.000 euro ed una base d’asta di 91.000. Complessivamente, un intervento di 958.000 euro, di cui 670.000 per lavori da dividere in due fasi: la prima, riguarderà le opere edili ed impiantistiche; la seconda, a seguire, il completamento con arredi e le nuove alberature.

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