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Il «buco nero» di Castel del Monte: collegamenti col contagocce e turisti senza informazioni

 
Davide Suriano

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Davide Suriano

Il «buco nero» di Castel del Monte: collegamenti col contagocce e turisti senza informazioni

Questa volta è toccato a due donne di Ravenna che non sapevano come tornare dal maniero federiciano. Per Castel del Monte patrimonio Unesco un’altra pagina da dimenticare

Martedì 08 Luglio 2025, 13:39

Ci risiamo. Dopo i turisti della Polonia che non sapevano come arrivare a Castel del Monte, questa volta è toccato a due donne di Ravenna che non sapevano come tornare dal maniero federiciano. Per Castel del monte patrimonio Unesco un’altra pagina da dimenticare.

La storia delle due emiliane è stata raccontata dalla consigliera regionale del M5S Grazia Di Bari, dopo aver fatto lo stesso con la coppia di turisti polacchi appena dieci giorni fa. Di Bari ha incontrato le due donne a Castel del Monte mentre accompagnava una delegazione di artiste cinesi. Le malcapitate hanno raccontato sin da subito di essere finite in un rimbalzo continuo, «come palline da ping-pong», sin dal loro arrivo ad Andria. Dopo aver dormito a Trani si sono alzate presto per vedere la Cattedrale all’alba. Poi si sono spostate nella città federiciana in cerca del collegamento per Castel del Monte. Da lì sono cominciati i problemi. Nella tabaccheria – dove hanno acquistato regolarmente i biglietti - alle due turiste viene indicata erroneamente piazza Bersaglieri come punto di partenza degli autobus. Sul posto trovano un cantiere e gli operai le rimandano verso l’ospedale. Davanti al «Bonomo» chiedono info ad un vigilessa che però non sa dare risposte. A quel punto è un ragazzino a indicare loro correttamente di recarsi in piazza Marinai d’Italia. Giunte nel posto giusto, non trovano alcuna informazione sul collegamento per Castel del Monte, ma alla fine il bus arriva. Una volta arrivate al maniero federiciano, trascorse alcune ore, non sapevano più come tornare, sempre per mancanza di informazioni.

Alla fine è la stessa consigliera Di Bari che le riaccompagna a Trani.

La vicenda, come accaduto per la coppia di turisti polacchi, riaccende i disagi sull’accoglienza turistica a Castel del Monte, soprattutto per i visitatori che si recano autonomamente senza affidarsi a tour operator o gruppi organizzati.

«Paola e Rosanna hanno deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza da noi e di visitare Castel del Monte. Arrivate là, non sapevano più come scendere. Io le ho trovate affrante, sotto il sole, che non sapevano neanche se alle 14.30 sarebbe arrivata la navetta. Cosa potevo fare? Lasciarle lì? - racconta Di Bari -. Così ho deciso di prenderle e di accompagnarle io. Ma questa non è una soluzione. Non può essere gestito così un monumento come Castel del Monte. Ecco perché è ancora più necessario che vengano in commissione tutti gli enti responsabili della gestione e ci vengano a dire cosa intendono fare. Oltretutto le risorse economiche sono state date da Regione Puglia al Comune di Andria, come sono state spese? Che cosa ci hanno fatto con i 300mila euro che servivano per valorizzare proprio quel luogo?».

Il tema della comunicazione assente per i collegamenti da e per Castel del Monte resta uno dei problemi che non permettono di fare quel tanto auspicato salto di qualità nell’accoglienza turistica. Le corse ci sono, se pur poche, ma non esiste un sito online che permetta di accedervi in modo rapido e chiaro. Inoltre non tutte le tabaccherie andriesi vengono i biglietti dell’autobus.

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