TRANI - Domani, il Comune e la Sis, società di Corciano (Perugia), vincitrice della gara per l’affidamento in concessione triennale della sosta a pagamento, firmeranno il contratto in vista dell’avvio del servizio il 5 maggio.
Le date le ha comunicate il sindaco, Amedeo Bottaro, fissando finalmente dei riferimenti temporali in un momento di stallo del servizio di sosta a pagamento, sia dal punto di vista organizzativo, sia soprattutto per come allo stato si presenti alla città. Ci siamo lasciati alle spalle il secondo fine settimana di sosta totalmente libera, poiché il servizio che veniva svolto dalla ex municipalizzata Amet Spa è cessato a marzo, sebbene Amet non lo abbia rimosso dal suo sito, dove risulta ancora il gestore della sosta a pagamento.
Sta accadendo, peraltro, che molti utenti non siano informati della sospensione della sosta a pagamento e quindi, indotti in errore dalla permanenza della segnaletica verticale dei parcometri, cercano di pagare quello che non è dovuto. Ciascuno di loro si trova davanti ad un parcometro reso non funzionante, e così si sposta alla ricerca del più vicino, che risulterà allo stesso modo fuori servizio. In altre parole, un inutile pellegrinaggio verso le colonnine col risultato di non poter pagare. La segnaletica verticale, inoltre, è quella che comanda sul servizio in strada e la presenza dei pali con i cartelli, che indicano servizio e, orari è un ulteriore elemento che genera confusione. Come si uscirà da tutto ciò?
Attrezzature La Polizia locale ha chiesto ad Amet di ritirare le sue attrezzature, ma la società non l’ha fatto perché sembra che Sis sia interessata all’acquisto, quanto meno, dei pali già montati sui marciapiedi. La nuova società cambierà sicuramente i cartelli e cambierà altrettanto certamente i parcometri, ma forse questo diventa il motivo del secondo possibile accordo verbale con Amet: i plinti su cui si installano le colonnine potrebbero essere esattamente delle stesse dimensioni di quelle subentranti, e dunque si potrebbero installare comodamente negli incastri già presenti sui marciapiedi.
licenziamenti Chiarito lo scenario e le date di attivazione formale e sostanziale del servizio, c’è però ancora il grosso problema dei cinque operatori della sosta licenziati da Amet: nessuna notizia dall’azienda circa il loro invocato reintegro nell’area del settore elettrico, anche dopo l’arrivo la ricostituzione del plenum del cda. Nulla sembra cambiato nel rapporto tra l’azienda e i suoi ex dipendenti, per i quali si profila un’assunzione a tempo determinato in Sis, con prospettive, a loro dire, tutt’altro che certe di restare nell’organico del nuovo concessionario, nonostante l’annunciata scelta di applicare la clausola sociale. Peraltro, come è noto, gli operatori della sosta hanno anche e soprattutto lamentato che il loro rapporto con Sis sarebbe caratterizzato da condizioni contrattuali peggiorative.
Ricorso al Tar Nel frattempo, giusto per non farsi mancare nulla, al Comune è stato notificato un ricorso presso il Tar Puglia da parte del raggruppamento di imprese «No problem parking-Sigea», «per l’annullamento del silenzio-inadempimento osservato da Palazzo di Città sulla diffida notificata dalla ricorrente, e per l’accertamento e la declaratoria dell’obbligo dell’amministrazione comunale di provvedere alla conclusione del procedimento» di project financing per la sosta a pagamento, proposto proprio dal Rti ricorrente.
Il Comune aveva emanato alcuni provvedimenti in cui illustrava di non potere più avvalersi di tale servizio, poiché, soprattutto a causa del finanziamento intercettato di 1,2 milioni per il ripristino del parcheggio interrato di piazza XX Settembre, veniva completamente meno la ragione stessa del project financing di fare realizzare le strutture al privato. Ciò nonostante, adesso si arriva alle carte bollate. «Tale procedimento - chiarisce Bottaro -, non interferirà in alcun modo sulla sosta a pagamento prossima a partire».