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Barletta, polveri giallastre ma i dati possono attendere: ancora ignoti i riscontri delle analisi Arpa

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Barletta, polveri giallastre ma i dati possono attendere: ancora ignoti i riscontri delle analisi Arpa

I dati sono a disposizione della Procura della Repubblica di Trani che non ha ancora dato il lasciapassare al sindaco di Barletta Cosimo Cannito per la diffusione alla cittadinanza.

Martedì 25 Marzo 2025, 15:02

BARLETTA - Per conoscere i risultati delle analisi Arpa sulle polveri giallo-arancioni di via Misericordia bisognerà ancora attendere. I dati sono in questo momento a disposizione della Procura della Repubblica di Trani che non ha ancora dato il lasciapassare al sindaco di Barletta Cosimo Cannito per la diffusione alla cittadinanza. Proprio per questo motivo, il primo cittadino non ha preso parte all’audizione della V commissione regionale che vedeva tra gli ordini del giorno proprio gli aggiornamenti ad una vicenda che tiene banco ormai da inizio 2025.

A gennaio, infatti, ci furono le prime segnalazioni da parte dei cittadini che denunciarono la presenza delle polveri sulle automobili e negli ambienti esterni alle abitazioni. Il 10 gennaio la locale sezione di Legambiente presentò un esposto alla Procura di Trani che ha poi aperto un’indagine. I campionamenti condotti da Arpa con il supporto del nucleo ambientale della polizia locale di Barletta e della Asl Bt furono avviati il 14 gennaio e si conclusero circa 15 giorni più tardi.

Da allora, è trascorso un mese e mezzo e, come detto, si attende il lasciapassare della Procura. Il sindaco Cannito, ad inizio febbraio, evidenziò come, a suo parere «se ci fossero state delle situazioni di estremo pericolo per la salute pubblica, la magistratura avrebbe immediatamente determinato la chiusura o la sospensione delle attività delle aziende presenti in zona».

A proposito delle aziende presenti in zona, l’audizione in V commissione ha fatto emergere una importante novità. Nel corso dei campionamenti in via Misericordia, Arpa ha ispezionato anche la Buzzi e la Timac, ovvero le due aziende presenti in via Trani. A comunicarlo è stata la responsabile della sede Arpa della Bat, Rosaria Petruzzelli. Dopo aver confermato quanto emerso nei mesi scorsi circa le difficoltà occorse nei prelievi di polveri definite «molto aderenti alle superfici» ed eliminabili «solo con l’acetone», Petruzzelli ha spiegato di aver condotto indagini anche nelle aziende al fine di trovare un eventuale «nesso causale con quanto avvenuto in via Misericordia». Sulla base di quanto emerso dalla commissione le prime segnalazioni risalirebbero a novembre 2024. Arpa ha quindi acquisito da Timac e Buzzi i registri di carico e scarico delle materie prime e quelli degli impianti per un trimestre compreso tra ottobre e dicembre 2024. Poi, sono stati effettuati campionamenti di materie prime definite «critiche», riconducibili come colorazione e deposito non controllato a quanto successo all’esterno.

Tutte queste sostanze, così come le polveri di via Misericordia, sono state inviate al laboratorio Arpa di Taranto. Petruzzelli ha poi aggiunto che «le due aziende sono di solito soggette a ispezioni ordinarie. Buzzi l’ha ricevuta nel 2024 con dei campionamenti al camino e quindi lì, nella nostra ispezione straordinaria, sono state esaminate solo le materie prime. Per Timac, invece, l’ultima ispezione si è avuta nel 2020 e quindi ora sono stati esaminati anche i due camini a ridosso di via Misericordia». Per queste analisi è stato coinvolto anche il centro regionale Aria al fine di analizzare i dati meteorologici. Arpa elaborerà una relazione su tutti questi elementi che sarà - sempre secondo quanto emerso dalla commissione - consegnata alla procura entro metà aprile.

«È una vicenda molto sentita dall’intera provincia - ha affermato la consigliera regionale M5S, Grazia Di Bari -. Una volta resi pubblici i dati, auspico entro fine aprile, chiederò di convocare nuovamente l’audizione per capire eventuali implicazioni per quello che riguarda la salute e per un confronto costruttivo con tutti gli attori interessati».

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