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Trani, sicurezza litorale di Levante: falesia e gruccioni da tutelare

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, sicurezza litorale di Levante: falesia e gruccioni da tutelare

Gli interventi sulla costa possono coesistere con la nidificazione degli uccelli migratori

Domenica 23 Febbraio 2025, 14:20

TRANI - Gli imminenti lavori di messa in sicurezza della falesia lungo il litorale di levante e la nidificazione dei gruccioni in alcuni luoghi di esso potranno coesistere senza particolari problemi. Lo si evince dalla relazione faunistica, rilasciata dal biologo Giuseppe Giglio, su incarico dell’amministrazione comunale. Obiettivo, chiarire la compatibilità degli Interventi urgenti e di completamento per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico del litorale di levante compreso fra lido Colonna e confine con il territorio di Bisceglie e la presenza di uccelli migratori, e segnatamente i gruccioni, che periodicamente durante l’anno nidificano proprio nella falesia che sarà oggetto di intervento.

Il biologo spiega nella relazione che «i dati riguardanti la consistenza della colonia sono stati confrontati e integrati da ulteriori informazioni provenienti da attività personale di monitoraggio svolta lungo quel tratto di litorale a luglio 2024, vale a dire durante il periodo di presenza della specie presso i siti di nidificazione. Tanto ha consentito di rendere più accurata la stima della colonia presente».

L’aria interessata da progetto si estende dalla terrazza panoramica Mongelli, a nord, fino al tratto roccioso della seconda spiaggia, a sud, per una lunghezza di circa 400 metri di costa, divisi in tre settori. Nel primo saranno realizzati lavori di rilevato in terra rinforzata della falesia, che li si sta progressivamente sgretolando e rischia di crollare in mare. Per i due successivi non sono previsti interventi sulla falesia di pertinenza, che conserverà pertanto l’attuale aspetto e funzione ecologica.

SCARSA PRESENZA La falesia del settore 1 è alta circa 10 metri, con andamento sub verticale su tutta la sua estensione. Sono ben visibili stratificazioni diverse sia per colorazione, sia per natura geologica. «Attraverso un’attenta analisi dei fori di nidificazione dei gruccioni osservabili – spiega il biologo -, è stato possibile ugualmente ottenere una stima delle coppie riproduttive del numero di individui totali che frequentano la Baia. I dati sono stati desunti in maniera indiretta, osservando le caratteristiche dei fori e in base ad altre considerazioni di carattere ecologico che riguardano l’eco-etologia del gruccione».

CONCLUSIONI Ebbene, lungo quel tratto il professionista ha stimato la presenza di quattro o sei coppie riproduttive di gruccioni. Ben maggiore, invece, la presenza di nidi lungo i successivi due settori. Di conseguenza, nelle conclusioni dello studio, il biologo parla di «11/16 coppie riproduttive, per un totale di 26-38 individui. L’80% delle coppie riproduttive si distribuisce lungo la falesia che non sarà interessata direttamente dai lavori, che pertanto non produrranno effetti negativi sulla loro presenza. L’applicazione corretta di tutte le misure di mitigazione – prosegue Giglio - permetterà di minimizzare gli effetti anche sul 20% della colonia di gruccioni che nidificano sulla falesia interessata dalla costruzione del rilevato in terra rinforzata». «Il sito – conclude - non appare idoneo alla nidificazione di altre specie tutelate dalle direttive europee, ma si conferma essere di interesse naturalistico utile a molte specie di uccelli migratori e svernanti».

STORIA DEI LAVORI I lavori da realizzare, tesi a difendere soprattutto il già predetto strapiombo di 10 metri precedente la baia, hanno origine oltre vent’anni fa, con un progetto presentato e finanziato, per conto del Comune di Trani, dall’ingegnere Vittoriano Picca. Era l’anno 2003 ma, soltanto dopo sette anni, fu aperta la conferenza dei servizi e nel 2013 nominati anche due consulenti.

La Soprintendenza ha apposto un vincolo sull’area e, nel 2015, il progetto è stato rimodulato. Nel 2019 il Comune di Trani ha richiesto alla Regione la non assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale e nel 2021 il governo pugliese ha risposto positivamente a tale istanza, rilasciando poi nel 2023 l’autorizzazione paesaggistica.

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