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Polveri gialle a Barletta: i dati Arpa in Procura

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Polveri gialle a Barletta: i dati Arpa in Procura

Il sindaco: «Aspettiamo, ma non c’è rischio per la salute pubblica»

Domenica 02 Febbraio 2025, 12:19

BARLETTA - I risultati delle analisi di Arpa ci sono, ma per conoscerli bisognerà attendere l’eventuale lasciapassare della Procura della Repubblica di Trani. A circa due settimane di distanza dall’avvio dei campionamenti, datato 14 gennaio, Arpa ha comunicato alla Procura i risultati delle analisi sulle polveri giallo-arancioni che, a inizio mese, hanno invaso la zona industriale di via Trani ed in particolare via Misericordia. Per comprendere l’esito delle analisi e quindi origini e natura delle polveri, si dovrà dunque attendere il lasciapassare della Procura, interpellata da Legambiente con un esposto presentato lo scorso 10 gennaio.

«Nella giornata di lunedì - ha spiegato il sindaco Cosimo Cannito a margine di un incontro con le associazioni ambientaliste a palazzo San Domenico - chiederemo alla Procura di poter conoscere i risultati e di metterli a disposizione di tutti». Il primo cittadino ha sottolineato come sia probabile che Arpa «abbia ricevuto un ordine di mandare i risultati alla Procura vista la presenza di un’indagine. Credo sia quello il percorso giusto che l’agenzia regionale per l’ambiente sia obbligata a percorrere».

Cannito ha poi evidenziato come, a suo parere, «se ci fossero state delle situazioni di estremo pericolo per la salute pubblica, la magistratura avrebbe immediatamente determinato la chiusura o la sospensione delle attività delle aziende presenti in zona. Magari questo avverrà, ma ad ora, sotto questo aspetto, mi sento tranquillo».

Il sindaco ha poi sottolineato di non aver avuto interlocuzioni con la Timac (azienda di fertilizzanti di via Trani, ndr) che sin dal primo momento ha escluso di essere all’origine delle polveri «con loro non ho parlato, perché - ha affermato il sindaco - non sarebbe corretto farlo prima dei risultati. Noi dobbiamo sapere di cosa si tratta e sarà la procura ad individuare il luogo di emissione di quelle polveri. Identificato il luogo, identificata la responsabilità».

In attesa di conoscere i risultati Arpa, l’assessore all’Ambiente del comune di Barletta, Anna Maria Riefolo ha evidenziato come, dai sopralluoghi condotti nelle scorse settimane con il nucleo di vigilanza ambientale della polizia locale, sia emerso che «quasi certamente quanto avvenuto non è stato un evento incidentale». Riefolo ha raccontato come i cittadini lamentino questo fenomeno «sin dal mese di novembre, quando è ritornato in maniera più intensa dopo episodi degli anni passati». Entrando negli spazi esterni delle abitazioni, Riefolo ha riscontrato episodi di cittadini che «lamentavano di aver posto in opera il pavimento nel mese di dicembre e di ritrovarselo ora imbrattato con macchie inamovibili. Stessa cosa per un residente che aveva acquistato l’automobile a fine dicembre».

Alla luce di questo, l’assessore ha specificato come, più che di polveri si tratti di «macchie che sono resistenti anche all’azione dell’acqua. Sulla natura di queste sostanze non posso naturalmente esprimermi prima degli esiti dei campionamenti».

Per il presidente di Legambiente Raffaele Corvasce non resta che «attendere gli esiti delle analisi. Le occasioni di dialogo con le istituzioni come quella di palazzo San Domenico sono sempre positive».

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