BARLETTA - «Nuovamente siamo costretti ad accendere i riflettori sulla questione ambientale a Barletta alla luce degli episodi di aria irrespirabile che si manifestano a tutte le ore del giorno e della notte. Crediamo che tutto questo debba essere chiarito dalle autorità competenti in materia ambientale e necessiti di spiegazioni anche per quanto riguarda la gestione dei dati rilevati e processati dall’Arpa e di altre richieste in merito a situazioni anomale che si sono verificate». Così Michele Cianci, presidente del Comitato Operazione Aria Pulita, in merito al binomio «ambiente e benessere» che a Barletta da anni è oggetto di attenzione constante. Nei mesi scorsi vi è stata anche la celebrazione di un Consiglio comunale monotematico sull’ambiente.
L’aspetto della comprensione dei dati relativi allo stato della qualità dell’ambiente è un «fattore primario» che nell’analisi del Comitato non risponde pienamente ai criteri di trasparenza. «Pur nella consapevolezza che i dati possano essere “validati” dall’Arpa anche a distanza di giorni, quello che è successo ultimamente richiede delle spiegazioni istituzionali, finora pretermesse, anche perché è un fenomeno che si ripresenta con una certa frequenza» ha precisato Cianci.
A tal proposito, viene preso come esempio quanto accaduto lo scorso 23 settembre, quando la centralina collocata presso l’Ipercoop aveva rilevato un valore medio (quindi con probabili picchi più elevati) di N02 (biossido di azoto) pari a 234 μg/m³ a fronte di una soglia massima di 200. «Con sommo stupore, l’indomani, lo stesso grafico, presentava per il giorno 23 valori molto più bassi, con modifiche sostanziali, in aumento, per i giorni precedenti. A cosa sono dovute queste, più o meno repentine, modifiche dei valori pubblicati? Validazioni dei dati effettuati con ritardo? Guasti della centralina? Forniture di corrente insufficiente? Al momento non è dato sapersi» ha fatto sapere Cianci.
Ma non è tutto. Infatti il Comitato, nella nota, chiede che siano chiariti alcuni aspetti di dossier ambientali aperti. «Vorremmo sapere se il Comune di Barletta ha depositato osservazioni nei termini prefissati sul rinnovo Aia della Timac Agro Spa e per il rinnovo dell’Aia della Buzzi» ha proseguito Cianci, che punta l’indice anche «su quali attività insalubri fossero in produzione nella giornata del 19 agosto, stante le molestie olfattive, cui era stata esposta, ancora una volta, la popolazione in quel frangente e conoscere l’esito della denuncia inoltrata dal Comune sulla presunta violazione edilizia da parte della Buzzi».
La conclusione: «Purtroppo si continua a dimenticare che l’accesso alle informazioni ambientali non solo è libero, ma deve essere anche garantito, con riscontri entro 30 giorni dalla richiesta. E il silenzio dell’assessore all’ambiente Giuseppe D’Alba ci preoccupa. Il Comitato Operazione Aria Pulita è pronto a scendere in piazza, di nuovo, e se ciò non dovesse essere sufficiente, siamo pronti ad azioni, in ogni sede, per la tutela dell’ambiente».