Il caso
Castel del Monte rimane tra pericoli e oscurità: serve l’illuminazione d’emergenza allo «Stupor Mundi»
Le luci del maniero sono da sempre insufficienti: troppi rischi per cittadini e turisti in orario serale
ANDRIA - Una flebile fiamma nel buio. E’ ciò che rischia di essere la serata di gala tenuta lunedì sera scorso a Castel del Monte, in cui è stato premiato l’attore andriese Riccardo Scamarcio con il «Federico II - Stupor Mundi». L’amministrazione comunale di Andria, istituito il riconoscimento, ha colto bene l’opportunità di svolgere la cerimonia ai piedi del maniero federiciano dopo un lungo periodo in cui Castel del Monte ha vissuto momenti «oscuri». Ed il motivo non è solo l’uscita del maniero dalla Top 30 dei monumenti più visitati d’Italia in un anno (il 2023). Da molto tempo, infatti, per accedere all’area attorno al patrimonio Unesco, in orario serale, è necessario usare delle torce per trovare il cammino. Buio lungo la strada in salita che porta al piazzale al di sotto di Castel del Monte (la sp8) come nello stesso piazzale dove c’è l’Info Point (zona di competenza comunale), nonché sulla salita che porta alla scalinata (di competenza della Soprintendenza), salvo qualche lume ancora accesso sul bordo. A segnalarlo sono stati i cittadini che nel periodo estivo cercano aria più fresca recandosi proprio al maniero di Federico II, tappa quasi obbligata della stagione.
La situazione davanti al loro occhi è di un castello circondato dall’oscurità. Persino le mura risultano poco illuminate, coperte dagli alberi cresciuti in modo considerevole, oltre al fatto che l’impianto stesso è piuttosto datato. Nella serata di gala con ospite Scamarcio si è cercato dunque di correre ai ripari utilizzando, ad esempio, la torre-faro messa a disposizione dalla Misericordia di Andria, la stessa che solitamente viene utilizzata per attività d’emergenza in ore notturne. In effetti, l’assenza di luminosità attorno a Castel del Monte è da ritenersi una sorta di emergenza, vista anche la pericolosità che mette a repentaglio i cittadini in visita nelle ore serali: sarebbe facile, ad esempio, cadere o perdere di vista i bambini. Sembra così lontano quel 16 maggio 2022, quando la maison Gucci rilanciò il maniero di Federico II in tutto il mondo con la sfilata d’alta moda, utilizzando luci artificiali suggestive sulle mura di Castel del Monte. Immagini che hanno lasciato il segno e che diedero l’esempio del potenziale del patrimonio Unesco andriese. Da allora gli eventi sono rimasti sporadici. Nella valorizzazione del maniero sono diversi gli enti che devono fare sintesi per cercare di risolvere le innumerevoli problematiche. A partire dalla Soprintendenza che gestisce ed ha la piena proprietà di Castel del Monte. La fortezza federiciana non può restare così com’è allo stato attuale. Servono progetti, iniziative che coinvolgano cittadinanza e turisti, costanza nella programmazione e nel tempo. Serve, in sostanza, un Castel del Monte vivo e che non resti più nell’oscurità.