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SP234, incroci e svincoli da mettere in sicurezza tra Ruvo e Castel del Monte

SP234, incroci e svincoli da mettere in sicurezza tra Ruvo e Castel del Monte

 
Salvatore Vernice

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Salvatore Vernice

SP234, incroci e svincoli da mettere in sicurezza tra Ruvo e Castel del Monte

La soluzione proposta, quella della rotatoria, si ispira a un intervento analogo realizzato poco distante, all’incrocio di via San Magno, un punto che in passato aveva visto numerosi incidenti mortali

Venerdì 23 Agosto 2024, 08:38

CORATO - Un altro incidente, fortunatamente senza conseguenze gravi per le persone coinvolte, si è verificato il giorno di Ferragosto lungo la famigerata Strada provinciale 234, nel tratto che collega Corato e Ruvo al Castel del Monte. Questa arteria stradale, costruita nel secolo scorso e soprannominata «la rivoluzione», oggi evoca soprattutto vite spezzate e incidenti che si ripetono con drammatica frequenza.

In particolare, il tratto tra Corato e il celebre castello federiciano, lungo circa 15 km, è costellato di incroci a raso che conducono ai numerosi terreni agricoli della zona, spesso mal segnalati e causa di gravi incidenti. Le richieste di mettere in sicurezza questi incroci si fanno sempre più insistenti, tanto da coinvolgere anche figure istituzionali. Michelangelo De Benedittis, presidente del Gal «Le città di Castel del Monte» e di Agriturist, l’associazione nazionale per il turismo rurale, ha rivolto un appello alla Città Metropolitana di Bari, che gestisce la Sp 234, affinché si intervenga con urgenza.

«Non ci può essere un reale sviluppo del territorio senza che sia garantita una viabilità sicura», afferma De Benedittis. Il punto critico è rappresentato dallo svincolo che, provenendo da Corato, incrocia la strada che collega Ruvo a Castel del Monte, nota per episodi di grave entità. «Siamo continuamente turbati da continui incidenti su quel tratto di strada – continua De Benedittis – ed è quanto mai necessario che si realizzi una rotatoria o che venga migliorata la segnaletica di preavviso del pericolo».

La soluzione proposta, quella della rotatoria, si ispira a un intervento analogo realizzato poco distante, all’incrocio di via San Magno, un punto che in passato aveva visto numerosi incidenti mortali. Da quando è stata costruita la rotatoria, i sinistri si sono azzerati, salvando molte vite. Le preoccupazioni riguardano quelle di chi, per lavoro o turismo, percorre quella strada per raggiungere le strutture agrituristiche della zona. «Noi operatori del settore agrituristico siamo costantemente preoccupati per i nostri dipendenti e per i nostri ospiti – sottolinea De Benedittis – Una viabilità non sicura disincentiva i visitatori a raggiungere luoghi bellissimi della Murgia. Da sempre sostengo che lo sviluppo del territorio deve necessariamente passare da una buona viabilità. Non si possono promuovere parchi naturali, siti archeologici, masserie, cantine se le strade non sono sicure e, anzi, in cattivo stato di conservazione».

Il Presidente del Gal ha poi espresso profonda preoccupazione per la presenza di rifiuti lungo questo tratto di strada, un problema che rappresenta una grave minaccia per il patrimonio naturale e paesaggistico della zona. «L’abbandono di rifiuti in un’area di tale valore ambientale è inaccettabile, danneggiando non solo l’ecosistema del Parco dell’Alta Murgia, ma anche l’immagine turistica di Castel del Monte, un sito Unesco di rilevanza internazionale. Faccio appello, infine, alle istituzioni locali affinché vengano intensificate le azioni di sorveglianza e sanzione contro chi compie questi atti di inciviltà, ma anche alla cittadinanza affinché si faccia portatrice di una cultura del rispetto ambientale».

Sul fronte sicurezza si associa anche il comandante della Polizia Locale di Corato, Michele Bucci, per un intervento urgente sulla Sp 234, tristemente nota come la «strada della morte». «La sicurezza stradale deve essere una priorità – afferma il comandante Bucci – e la situazione della Sp 234 è preoccupante da troppo tempo. Gli incroci a raso lungo questa arteria sono veri e propri punti nevralgici dove si concentrano molti dei sinistri, alcuni dei quali purtroppo mortali. E’ nostra intenzione, prossimamente, intervenire strutturalmente negli incroci a raso più pericolosi, come quello di “piede piccolo” per avere una soluzione efficace per ridurre drasticamente il rischio di incidenti in questi incroci».

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