TRANI - È ufficiale: la sosta a pagamento sta per andare a gara. La proroga tecnica in corso fino al 30 settembre, in favore di Amet Spa, dovrebbe essere davvero l’ultima prima che il servizio sia affidato ad un operatore privato, sebbene non si possa escludere che anche Amet vi partecipi.
Di certo, non sarà più possibile l’affidamento «in house» delle strisce blu all’ex municipalizzata, approvato dal consiglio comunale nel 2007 ed attivato ufficialmente nel 2009: dopo 15 anni, pertanto, piazza Plebiscito si appresta a perdere anche questo servizio, con la conseguente ricollocazione del personale presso il nuovo concessionario, ovvero in altri ambiti lavorativi di Amet. Lo si evince dal provvedimento con cui il dirigente dell’Area affari generali e servizi demografici, Leonardo Cucci Martorano, ha provato la relazione di valutazione preliminare di convenienza e fattibilità per il ricorso al partenariato pubblico-privato nell’ambito del servizio della sosta a pagamento.
Lo scorso 29 giugno lo stesso dirigente aveva disposto l’avvio di una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento in concessione del servizio, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Contemporaneamente la giunta comunale individuava le aree non custodite, destinate a parcheggi, sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivo di controllo di durata della sosta, nonché l’ammontare delle tariffe per il parcheggio a pagamento e le relative condizioni di utilizzo.
Ebbene, gli organi comunali hanno fatto propria una valutazione preliminare di convenienza e fattibilità, redatta dai funzionari Rosa Anna Palone e Valerio Catino, che si incentra sulla idoneità del progetto ad essere finanziato con risorse private, per ottimizzare il rapporto fra costi e benefici. La valutazione parte dall’impossibilità che l’ente si faccia carico del servizio con personale e risorse proprie: «L’ipotesi della gestione del servizio in economia non appare concretamente praticabile - scrivo i due funzionari -, in quanto la medesima presenterebbe, da un lato, il vantaggio di garantire in teoria, un più incisivo e diretto presidio delle attività, ma, dall’altro, lo svantaggio rappresentato dal fatto che, allo stato attuale, il Comune di Trani non dispone di mezzi, impianti automatizzati (hardware e software) e personale specificamente competente da impiegare nello specifico servizio».
Peraltro, se il Comune di Trani si dotasse delle attrezzature necessarie, «risulterebbe comunque notevolmente complicato incrementare e formare l’organico comunale per fare fronte alle esigenze di tale servizio».
Da qui la scelta del partenariato fra pubblico e privato, al quale si chiederà in sede di gara un investimento di risorse per i seguenti servizi: «Rifacimento di segnaletica orizzontale e verticale - si legge nella valutazione -; fornitura di parcometri e servizi, senza alcun onere aggiuntivo per l’ente; controllo sistematico e capillare della sosta nelle aree in concessione; piano di comunicazione all’utenza finalizzato a diffondere informazioni sulla sosta cittadina; emissione e gestione del rilascio degli abbonamenti agli aventi diritto, alle condizioni da indicare; scassettamento dei parcometri, contabilizzazione dei contanti, sistema digitale per il trasferimento dei dati afferenti ai pagamenti con carte bancarie o tramite applicazione e loro versamento su un conto corrente dedicato intestato al concessionario; rendicontazione e bilancio, preferibilmente per via informatica, di tutte le entrate, ivi comprese quelle derivanti dai pagamenti online o mediante specifiche app, nonché dalla vendita degli abbonamenti che dovranno confluire sul medesimo conto corrente del concessionario; monitoraggio delle entrate e degli scassettamenti tramite sistema centralizzato “web based”, collegato direttamente ai parcometri ed interrogabile in tempo reale e direttamente dal Comune». In conclusione, «il partenariato pubblico-privato è preferibile all’appalto di servizi, dato il suo vantaggio significativo in termini di valore economico netto».
A questo punto c’è da attendere lo schema della gara e la sua pubblicazione. Nel bando andranno circa un migliaio di stalli attualmente già esistenti, con la possibilità di una loro estensione a quelli non più utilizzabili da anni presso il molo Santa Lucia, che vanno prima sdemanializzati, ed ai circa 160 posti del parcheggio interrato di piazza XX Settembre, i cui lavori di ripristino funzionale dovrebbero nel frattempo concludersi.