BARLETTA - Settantacinquenne finisce a giudizio per aver versato acido sui lucchetti dei garage e le autovetture di alcuni condomini. L’anziano barlettano dovrà ora rispondere delle accuse di stalking e danneggiamento.
L’inchiesta a suo carico è stata coordinata dal pubblico ministero della procura di Trani, Lucio Vaira, che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dell’imputato, disposto dal giudice dell’udienza preliminare Anna Lidia Corvino. Nonostante tutto, però, resta avvolto nel mistero il motivo di tanto accanimento nei confronti degli altri inquilini.
LA STORIA - I fatti oggetto dell’inchiesta risalgono all’ottobre dello scorso anno. Alla base di tutto - probabilmente - futili motivi legati a contenziosi di natura condominiale. Le vittime – in particolare si tratta di tre inquilini - continuano a sostenere di non aver mai avuto motivi di dissidio con l’imputato. Secondo l’accusa l’anziano avrebbe danneggiato con liquido corrosivo i lucchetti del garage, le serrature del portone in ferro di ingresso al box e le autovetture dei condomini. Episodi che avrebbero poi generato negli stessi un perdurante stato di ansia e di inquietudine. In un primo momento, gli stessi non riuscivano a spiegarsi l’accaduto, ma nel momento in cui i danneggiamenti sono diventati via via più frequenti hanno poi deciso di correre ai ripari.
LE IMMAGINI CATTURATE - Ed ecco che è stata piazzata una telecamera di videosorveglianza per riuscire a risalire all’identità dell’autore. L’apparecchio elettronico è stato opportunatamente segnalato da alcuni cartelli, piazzati con l’intento di far desistere l’ignoto autore da quei gesti così ingiustificati. In alcuni casi, infatti, si è reso necessario l’intervento di un fabbro per poter sbloccare i lucchetti ed aprire il portone in ferro di accesso ai box.
Grande è stata la loro sorpresa quando le telecamere hanno immortalato proprio il 75enne. Proprio perché gli stessi non riescono a spiegarsi per quale motivo l’imputato avrebbe agito in quel modo.
TRE LE VITTIME - A quel punto, filmati alla mano, uno dei tre si è presentato negli uffici del commissariato di Barletta per sporgere una formale denuncia. Le tre presunte vittime si sono costituite parte civile con l’avvocato Luigi Peschechera, mentre l’anziano è difeso dall’avvocato Raffaele Dibello.
La prima udienza del processo nei confronti del 75enne è stata fissata per il prossimo 14 maggio innanzi al giudice del Tribunale monocratico di Trani, Giada Azadi.