CANOSA DI PUGLIA - Ha preso ufficialmente il via da questa settimana, a Canosa di Puglia, il corso relativo alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici. Protagonisti 12 studenti nel progetto che coinvolge le Università di Bari e Foggia dopo lo schema di convenzione attivato con il comune canosino e la Regione Puglia, la quale ha messo a disposizione delle borse di studio dal valore di 18mila euro per gli studenti più meritevoli.
L’accordo, di durata triennale, permetterà a ragazzi e ragazze del corso di vivere la specializzazione in Beni Archeologici sul campo, in particolare nei luoghi culturali e storici del territorio canosino, nell’ottica di una formazione sempre più orientata ad una prospettiva interdisciplinare.
Nelle aule e nelle stanze di palazzo Carmelitani, antico convento delle suore del Carmelo, studenti e studentesse provenienti da ogni parte della Puglia, studiano e abitano perché oltre alle aule, è stata realizzata una foresteria che consente loro di vivere le lezioni e le bellezze archeologiche del territorio.
«Sicuramente è una grande opportunità che ci viene offerta - racconta una giovane studentessa -. Non ci limitiamo solo alle lezioni in aula ma facciamo anche sopralluoghi sul territorio, un fattore importante per la nostra conoscenza accademica». «È tutto davvero bello - aggiunge un altro studente -. Sono sicuro che sarà un’opportunità nonché un’occasione di crescita per tutti noi».
Il via al corso è stato presentato nel centro storico canosino, a Palazzo Carmelitani. «Un’opportunità che si offre agli studenti che intraprendono il terzo livello di formazione, quello che dà accesso alle prime fasce nei concorsi nel Ministero della Cultura, e quindi ai ruoli dirigenziali. Ma soprattutto forma i professionisti sul campo, coloro che hanno la responsabilità dei cantieri», afferma la direttrice della scuola di specializzazione, la prof.ssa Roberto Giuliani.
«Canosa è un laboratorio di grande importanza per gli allievi e tutte le lezioni si stanno svolgendo a contatto con questo patrimonio incredibile, infatti si svolgono nei musei e all’aperto nei siti archeologici», continua la direttrice sottolineando il sostegno della «Regione Puglia attraverso un finanziamento (pari a 350mila euro per ognuno dei tre esercizi finanziari dal 2023 al 2025) e le borse di studio».
Alla conferenza ha preso parte anche il sindaco Vito Malcangio che ha parlato di orgoglio nel poter ospitare e formare a Canosa i professionisti in campo archeologico del domani. «Quando mi hanno proposto di candidarmi a sindaco ho accettato anche perché c’è in programma questo tipo di iniziative - sottolinea il primo cittadino -. Studenti specializzandi nella nostra città, è quello che volevamo: aprirci al mondo, aprire le porte ai giovani e dare loro prospettive future. Siamo orgogliosi di avere a Canosa la scuola perché consente ai ragazzi di formarsi e lavorare qui e perché per il nostro paese e il nostro tesoro archeologico è una occasione per farsi conoscere ancora di più», conclude il sindaco.
L’iniziativa è stata voluta anche dal consigliere regionale Francesco Ventola, canosino, con la proposta di legge avanzata in consiglio regionale e approvata all’unanimità dall’intera assise.