Progetti di fine anno

Trani: Supercinema e cine-teatro «Impero», il Comune studia l’acquisto

Nico Aurora

Tutto è pronto per l’acquisizione dei contenitori culturali chiusi da tempo. Il costo complessivo sarà 1.680.000 euro

TRANI - «Un bel regalo di Natale per tutta la comunità». Così il sindaco, Amedeo Bottaro, commentando l’imminente trattazione della proposta di delibera in merito alla «Autorizzazione all’acquisto degli immobili denominati Cinema Impero e Supercinema, mediante contrazione di un mutuo con Cassa depositi e prestiti». Se ne occuperà il consiglio comunale convocato giovedì prossimo, 28 dicembre, alle 16, in quella che sarà l’ultima seduta del 2023.

IL COSTO

Proprio in occasione di questa riunione, che si collocherà fra Natale e Capodanno, l’amministrazione comunale ha inteso «regalare» alla città, acquistandoli entrambi i due contenitori culturali chiusi rispettivamente dal 2008 e dal 2020. Il prezzo complessivo di acquisto sarà 1.680.000 euro così suddivisi: 930.000 euro per l’impero; 750.000 euro per il Supercinema.
«Dopo anni di interlocuzioni con le parti private, perizie e sopralluoghi, siamo arrivati al dunque - riprende il sindaco -. Contrarremo il primo mutuo dopo otto anni di governo, ma credo ci siano pochi dubbi sulla valenza di un investimento di straordinaria importanza per la città, che potrà tornare ad avere un teatro (lungamente atteso) e realizzare un centro congressi in due immobili centrali e prestigiosi e sotto l’ala pubblica». Bottaro aveva già più volte dichiarato che il regalo di fine anno che avrebbe voluto fare alla città è proprio quello dell’annessione al patrimonio comunale di Impero e Supercinema, per restituire a Trani contenitori culturali ed occasioni di condivisione all’insegna dell’arte, del bello e dell’interesse pubblico più in generale. «Compreremo entrambe le strutture - ribadisce -, perché ritengo che la città abbia un debito di non poco conto con i luoghi della cultura, che non sono solo il teatro».

L’INDIRIZZO

Da qui l’idea che tramuta la scelta politica in un già ben chiaro indirizzo artistico: realizzare all’interno di una struttura il teatro comunale, destinando invece l’altra a contenitore culturale polivalente che sia anche il luogo del teatro amatoriale, degli spettacoli musicali, delle grandi conferenze per le quali non abbiamo spazi così ampi, dell’aggregazione delle diverse associazioni culturali che operano nella città. Per questo motivo il Comune punta sia al Supercinema - che sarebbe più votato al teatro ed all’opera, grazie ad uno dei palchi più profondi della Puglia ed alla presenza della buca dell’orchestra -, sia all’Impero, che sarebbe meglio votato alla multiculturalità. Ovviamente, Il fatto che il primo cittadino sia andato avanti con il progetto dell’acquisto di Impero e Supercinema di pari passo con gli uffici, portandolo in consiglio comunale, lascia intendere che Bottaro abbia già incassato il «sì» della sua maggioranza e dunque la delibera un consenso numerico forte.

LA STORIA DEL SUPERCINEMA

La storia del Supercinema comincia alla fine del 1934, quando fu posta la prima pietra sotto la guida dell’ingegner Enrico Bovio. I committenti furono Giuseppe Boccasini, Domenico Di Mango, Domenico Persano, Lucia Laurora e Nicola Guacci.
La successiva, nuova struttura comprende gli spazi del teatro, con uno dei palcoscenici più grandi fra Bari e Bat, e dispone, di una capienza di 1020 posti a sedere, dei quali 700 distribuiti in platea, 150 dislocati nella galleria e 170 sistemati in una seconda galleria collocata ad un livello superiore. Negli anni Ottanta si occupa della gestione Mauro Simone. Nel 1991 la struttura, gestita da Oliviero Pinto, è oggetto di lavori di ristrutturazione su progetto degli ingegneri Giuseppe Losito e Ferdinando Cervino, che prevedono il rifacimento degli impianti, la ristrutturazione del palcoscenico e dei camerini, la realizzazione di una controsoffittatura. Ulteriori lavori di ristrutturazione e adeguamento sono eseguiti nel 1995. Nel 2002 viene proposto un progetto di trasformazione della struttura, su progetto degli ingegneri Antonio De Sandi e Giacomo Lanzellotto, che consiste nella realizzazione di una nuova sala in sostituzione della seconda galleria, nonché la conversione e adeguamento di un ambiente interno in sala proiezioni. Il cineteatro Supercinema viene però chiuso nel 2008 e, attualmente, è un edificio sottoposto a vincolo storico architettonico. A maggio 2019 si completano i lavori di sostituzione del tetto in eternit con uno di altro materiale non nocivo.


LA STORIA DELL’IMPERO

Il cinema teatro Impero, in via Mario Pagano, chiuso nel 2020, nasce nel 1920 come Arena Kursaal, con accesso sull’odierna via Generale Ettore Baldassarre. Nel 1922 la società, composta da De Camelis, Barone Rossi e Maffuccini, decide di realizzare una sala coperta, con ingresso su via Mario Pagano. Viene realizzato un nuovo edificio, suddiviso in tre livelli. L’ingresso principale è posto su via Pagano. Attraverso la hall d’ingresso si accede ai locali del piano terra, destinati a biglietteria, uffici e vani tecnici. Mediante un’ampia scalinata monumentale si accede alla sala, che originariamente conta 817 posti a sedere e dispone di un palcoscenico delle dimensioni di 5,50x11,80 metri. Per mezzo di scale laterali si accede, invece, alla galleria, dotata di 281 posti. Negli anni Cinquanta, su progetto del geometra Saverio Grilli, vengono allestite: una sala per ricevimenti con affaccio su via Pagano, nota come «Salone Impero»; un’arena per proiezioni all’aperto sul terrazzo di copertura. Negli anni Ottanta Luigi Martinelli affianca nella proprietà del cinema-teatro Giuseppe De Camelis e nel 1989, su progetto dell’ingegnere Vincenzo Nuzzolese, viene chiusa la galleria con lo spostamento della cabina di proiezione al livello della platea. Inoltre si sostituiscono arredi e rivestimenti, insieme con altre opere. Nel 2002, su progetto dell’ingegnere Felice Valenziano, viene realizzata una seconda sala da 150 posti, ricavata nel Salone Impero.

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