L'intervista

Trani e la sfida del sindaco Bottaro: «Più spazi ai turisti»

Mimmo Mazza

«Con il Pnrr la città cambierà il volto»

Amedeo Bottaro, 52 anni, avvocato, è sindaco di Trani dal 2015. Esponente del Pd, guida una coalizione di centrosinistra.

Sindaco Bottaro, che estate sta vivendo Trani, perla del turismo pugliese?

«Devo dire che al netto del periodo complicato dal quale veniamo, periodo nel quale è avvenuto praticamente di tutto tra conflitto ucraino, caro energia e picchi di inflazione, la sensazione è sicuramente positiva, pensiamo di registrare un aumento dei flussi turistici rispetto al 2022, in linea con il +20-22% registrato nel primo trimestre del 2023. Se sarà così, se il trend sarà confermato, per noi vorrà dire aver recuperato il terreno perduto negli anni del Covid. Devo dire che gli interventi di riqualificazione effettuati sul lungomare e il lavoro certosino compiuto sulle concessioni demaniali ci ha consentito di allungare la città che prima si riduceva alla sola area del porto. Ora invece i turisti possono fruire di un lungomare meraviglioso, fino a poco noto, sia a est che a ovest. Sono convinto che questi interventi abbiano contribuito ad aumentare le presenze di turisti provenienti da fuori o da località più vicine».

A quale target puntate?

«Beh, sicuramente dobbiamo vincere la sfida di non farci prendere la mano dai numeri, il target è importante perché l’avventore che viene dalla città vicina per una semplice consumazione, generando magari problemi di altro tipo, non può essere il nostro obiettivo. Puntiamo a un target più alto che ben si adatta ad una città piccola ed elegante come la nostra, con un centro storico e un porto ricchi di storia. Anche il settore eno-gastronomico è in grande crescita, dopo il primo ristorante stellato, arriva il secondo e altri possono ambire alla stella. Del resto strada è questa la strada che abbiamo voluto tracciare con il Duc, tracciando un progetto verso la formazione di imprese e personale incentrata sulla cultura del turismo, sulla conoscenza delle lingue, sullo studio dell’accoglienza».

Come valuta la strategia dei grandi eventi per attirare turisti?

«Noi la pratichiamo con successo. I Dialoghi di Trani dal 2002 ormai costituiscono un evento di grande richiamo, con grandi anteprime all’estero e un profilo internazionale di assoluto rilievo. Stessa cosa dicasi per il festival internazionale del Tango giunto alla decima edizione, un grande evento promosso dalla Regione. Trani è la città natale di Pantaleone Piazzolla, nonno di Astor Piazzolla, emigrato in Argentina. Quest’anno abbiamo avuto il nipote tra gli ospiti, c’è gente che arriva da tutto il mondo, la prima prenotazione è giunta addirittura dalle Hawaii, l’anno scorso invece dall’Australia. Sono coinvolte diverse piazze della città che si riempono di ballerini, è un evento consolidato sul quale puntiamo molto. Per chi amministra è doveroso puntare su eventi consolidati che permettono di programmare, facendo conoscere in anteprima cartelloni e ospiti. I numeri che facciamo sono fondamentali, rispetto a 8 anni, quando mi insedia al Comune, abbiamo registrato il +120% di presenze, un dato che premia il tanto lavoro svolto. Siamo entrati nelle prime 20 città pugliesi, con circa 100mila presenze turistiche, piazzandoci dopo il Salento, il Gargano, Alberobello e San Giovanni Rotondo, grazie soltanto alla bellezza di Trani che non ha un mare caraibico. Se penso che 8 anni fa non potevamo fare nemmeno le spese obbligatorie visto che, eravamo in pre-dissesto, e che oggi spendiamo un terzo o un quarto rispetto al passato, ecco vuol dire che davvero tanto è stato fatto».

Che ne è della Trani set cinematografico?

«Ormai abbiamo a disposizione una organizzazione ben rodata che, anche grazie alla collaborazione con Apulia Film Commission, ci consente di lavorare benissimo con le produzioni cinematografiche che sempre più puntano su Trani, adattandoci a ogni richiesta».

Cosa vi aspettate dal Pnrr?

«Siamo davvero orgogliosi perché a fronte dei nostri 56mila abitanti e del bilancio comunale da 40 milioni, avremo finanziamenti per ben 60 milioni. Quelli più importanti riguarderanno il mare, l’ambiente e il turismo. Realizzeremo un intervento per la costa nord di ben 18 milioni di euro tramite l’esproprio dell’ex complesso industriale dove aveva sede la distilleria Angelini, un’area cementificata di ben 60mila metri quadri nella quale faremo un grande parco costiero, di fatto la nuova porta della città che introdurrà al castello e che poi porterà alla cattedrale, una grande opera di rigenerazione urbana. Verso Bisceglie, invece, faremo un altro intervento tramite 70 espropri sulla fascia costiera, per realizzare un grande percorso pedonale. Quel tratto di costa, quell’affaccio a mare, sinora è stato solo a beneficio dei privati, invece espropriando pezzi di giardino delle ville presenti nella zona faremo un nuovo percorso costiero fruibile a tutti».

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