BARLETTA - Dagli ambienti investigativi non trapelano novità sostanziali. Per capire cosa sia successo con certezza bisognerà attendere il giorno dell’autopsia, ovvero domani, sabato 29. Resta avvolto nel mistero a Barletta la duplice morte di Raffaella Dimiccoli, 73 anni, e di Michele Caporusso, di 53, madre e figlio ritrovati senza vita in una villetta a schiera di viale delle Belle Arti, nel quartiere Barberini.
I cadaveri sono stati scoperti martedì mattina mentre la loro morte potrebbe risalire ad almeno quattro o cinque giorni prima. È stato Francesco Caporusso, 80enne agricoltore barlettano, a fare la macabra scoperta. Marito e padre delle vittime, quella mattina era tornato a casa dopo essere stato in campagna per tre giorni consecutivi. La Procura della Repubblica di Trani, che coordina le indagini dei carabinieri, ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti. L’autopsia di domani è stata disposta dal sostituto procuratore Francesco Aiello.
Quella mattina di martedì 25 luglio i cadaveri sono stati ritrovati in stanze diverse dell’appartamento: la donna era riversa su un fianco, il figlio presentava ferite che potrebbero essere state causate da una sostanza caustica. Nonostante non emergano particolari dettagli sulle indagini, quel che è certo che gli investigatori non escludono alcuna pista, nemmeno quella dell’omicidio-suicidio.
Un’altra ipotesi è che il 53enne, disabile ed affetto da mutismo, abbia deciso di togliersi la vita dopo la morte per cause naturali della madre.
Ma anche qui sarà necessario attendere l’esito dell’esame autoptico di domani. Sembrerebbe esclusa, invece, la pista della rapina violenta: in casa non sono stati rilevati segni di effrazione e i corpi delle vittime non presentavano evidenti tracce di violenza. Gli inquirenti hanno ascoltato sia l’80enne Caporusso che i parenti della moglie.