TRANI - Ci sono volute sei ore di camera di consiglio prima di arrivare alla sentenza. Condannati in due per la morte di Michele Cilli, il 24enne barlettano di cui non si hanno più notizie dalla notte del 15 gennaio 2021.
Il gup del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante, ha condannato con rito abbreviato a 18 anni e otto mesi di reclusione il 36enne Dario Sarcina, accusato di omicidio volontario. Cinque anni e otto mesi, invece, è stata la pena rimediata per il coimputato Cosimo Damiano Borraccino, ritenuto responsabile del solo reato di soppressione di cadavere.
Non si ritiene «pienamente soddisfatta» la famiglia di Michele Cilli, per la sentenza emessa stasera dal Tribunale di Trani a carico dei due imputati. A riferirlo è il legale della famiglia Cilli, Michele Cocchiarole. I due imputati sono stati condannati anche al pagamento della provvisionale di danno ai familiari di Cilli. «Non siamo pienamente soddisfatti - ha detto Cocchiarole - e ora aspettiamo le motivazioni del giudice». Uno dei difensori di Borraccino, imputato per la soppressione del cadavere, l’avvocato Nicola Mastropasqua, ha annunciato che ricorrerà in appello. «In questo momento dobbiamo rispettare il verdetto - ha detto - ma ci riserviamo di studiare le motivazioni, che saranno depositate entro 30 giorni, crediamo fermamente nell’innocenza del nostro assistito, quindi faremo opposizione».
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