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Consorzi, i silenzi irritano gli agricoltori di Andria

 
Paolo Pinnelli

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Paolo Pinnelli

Andria, versa benzina  su assistente sociale fermata una donna

L’amministrazione comunale accusata di immobilismo

Lunedì 23 Gennaio 2023, 13:14

ANDRIA - Consorzi di bonifica e silenzio dell’amministrazione comunale. Un binomio che ha scatenato la preoccupazione - e anche irritato - le associazioni degli agricoltori andriesi.

«Si sperava che l’audizione del Commissario Borzillo in Commissione regionale portasse a delle risposte che calmierassero la situazione di forte tensione sociale registrata tra agricoltori e cittadini ma pare che così non sia stato, anzi - dicono i rappresentanti delle Libere associazioni andriesi - Infatti l’unica risposta è stata che si sta andando verso quello che potrebbe essere un altro carrozzone chiamato “Consorzio unico” che dovrebbe raggruppare i quattro già esistenti».

Dall’Ufficio di Coordinamento delle Libere Associazioni Civiche Andriesi, al quale aderiscono anche associazioni regolarmente iscritte all’Albo comunale arriva la dura reazione, a firma di Savino Montaruli.

«Mentre l’intero consiglio comunale del vicino comune di Canosa di Puglia, senza differenze politiche, ha approvato una delibera a sostegno degli agricoltori e mentre altri comuni come Casarano si stanno attivando, anche politicamente, per reagire a queste assurde ed ingiustificate richieste di denaro da parte dei Consorzi di Bonifica, il cui operato sui territori viene ripetutamente messo in discussione, pare che nella città di Andria, patria dell’agricoltura, i silenzi abbiano preso il sopravvento - dice Montaruli - Silenzi che provengono da più parti: da quel che resta della politica dell’inciucio; dai polisindacati asserviti tranne che da alcune voci autonome ed indipendenti rappresentative della base economica e sociale del tessuto civico».

«Dall’audizione di Borzillo in Quarta Commissione regionale Agricoltura è arrivata l’altra bella notizia cioè che sono già in partenza gli avvisi di pagamento per gli anni 2022 e 2023 - aggiunge Montaruli - Un passaggio che addirittura sarebbe “necessario”, di certo per i loro adempimenti burocratici ma non per gli interessi dei cittadini. Sappiamo che ad Andria c’è grande fermento e si andrebbe anche verso la mobilitazione, viste le richieste di pagamento che arrivano anche a molte migliaia di euro per ciascun agricoltore. Una mobilitazione quanto mai necessaria, anche considerata la vicinanza con il Claa, il Comitato Liberi Agricoltori Andriesi, che da solo si sta occupando della questione, un segnale per far capire a chi è a capo del Settore e dell’Amministrazione comunale che è l’ora di agire perché dell’indifferenza gli agricoltori non sanno che farsene». La parola ora passa all’mministrazione.

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