ANDRIA - Il prof. Mario D’Amelio ha rinunciato. Dopo essere stato formalmente nominato a fine agosto (con decreto pubblicato sull’Albo Pretorio) quale amministratore unico della Multiservice, la società partecipata con socio unico il Comune di Andria, dopo circa una settimana ha rinunciato all’incarico. L’analisi della situazione economico-finanziaria della società e la “diversità” di obiettivi rispetto all’amministrazione comunale sarebbero state determinanti. Da una prima verifica delle ragioni che lo avrebbero indotto a fare un passo indietro, sembrerebbe che il Comune, quale ente in predissesto, avrebbe a disposizione per questo tipo di incarico manageriale una cifra lorda onnicomprensiva di 28mila euro annua, bassina per un incarico di amministratore di un’azienda con oltre 100 dipendenti, addirittura la metà della seconda figura della Multiservice, il Direttore Generale.
Ma il problema non sarebbe (solo) questo. Il prof. D’Amelio in questa settimana ha voluto comunque analizzare la situazione esistente, studiare la vicenda parcometri e capire quali prospettive quest’azienda partecipata abbia, dando alcune indicazioni frutto della sua precedente esperienza quale amministratore della Bari Multiservizi. Ed è qui che si annidano le maggiori vulnerabilità: lo stato di salute della Multiservice non è affatto buono, avendo accumulato passività già per circa 500 mila euro.
Non solo: vi sarebbe un evidente esubero tra i dipendenti che va considerato, ragione per la quale anche l’assunzione dei dipendenti della Publiparking risulterebbe complicata. Assunzione che pare non può che avvenire con un concorso pubblico e non con un passaggio de planodalla Publiparking alla Multiservice. Ricordiamo che solo qualche settimana fa il consiglio comunale aveva dato indirizzo all’unanimità perché il nuovo amministratore della Multiservice si sarebbe impegnato per garantire l’assunzione dei 13 dipendenti della società che gestisce i parcheggi a pagamento. Per cui si sta verificando questa situazione: da una parte la politica che spinge per la conservazione dei posti di lavoro, dall’altra la realtà economico-finanziaria tutt’altro che rosea della partecipata. In quest’ottica è stata avanzata anche l’ipotesi di accorpare per ragioni di opportunità di accorpare le due figure apicali in una sola, proprio per evitare sperpero di danaro pubblico. Ma l’amministrazione non sarebbe d’accordo.
E dopo la ufficializzazione della rinuncia del prof. D’Amelio, da giorni sono in corso nuove riunioni di maggioranza per trovare la sintesi politica sul nome del nuovo amministratore: i partiti di ABC e Andria Lab spingono per Antonio Griner, commercialista e già assessore al bilancio, che ha preso parte alla manifestazione d’interesse; proposta però osteggiata dal PD e dalla Lista Futura che vedono in questa opzione una “inopportuna” prevalenza di incarichi per le liste legate al sindaco. Da parte loro invece si caldeggiano nomi di persone che hanno già esperienza amministrativa in società partecipate o pubbliche.
Resta solo da capire se la sindaca, a cui spetta la nomina, voglia scegliere tra coloro che hanno partecipato alla manifestazione di interesse o se invece allargare lo sguardo anche oltre, visto che la manifestazione non è un requisito vincolante.